Riecco la gang delle bandane: "Fate qualcosa"

Da corso Matteotti a piazza Pergolesi fino a viale Cavallotti dove un 12enne è stato minacciato da 4 ragazzi. La mamma si appella al sindaco

Riecco la gang delle bandane: "Fate qualcosa"

Il dodicenne ieri mattina si è presentato per la denuncia in caserma

Torna l’allarme bulli e baby gang in città. Segnalazioni arrivano da corso Matteotti tra via Pastrengo e piazza Pergolesi dove alcuni bulli minorenni, anche a bordo di monopattini, secondo alcune segnalazioni, minaccerebbero e sputerebbero ai passanti. Ma l’allarme torna anche ai giardini pubblici di viale Cavallotti dove un ragazzino 12enne jesino, mercoledì sera, sarebbe stato accerchiato e minacciato da quattro ragazzi. Almeno secondo quanto denunciato da mamma Claudia e dal figlio ieri mattina in caserma. "Un gruppo di ragazzacci con le bandane in volto dunque irriconoscibili hanno spaventato e infastidito mio figlio di 12 anni mentre rientrava a casa, stasera (mercoledì, ndr) intorno alle ore 20, davanti all’ingresso dello stadio. Gli hanno chiesto dei soldi e lui, impaurito, ha gettato una banconota a terra ed è fuggito via" ha lanciato via social mercoledì sera la mamma chiedendo al sindaco Lorenzo Fiordelmondo di intervenire. "Erano un gruppo di 4 giovani con il viso travisato da bandane – racconta la mamma – lo hanno fermato mentre si sistemava il portafogli nei pantaloni. Lui per paura e per creare un diversivo ha lanciato 5 euro a terra. Poi è scappato e loro gli hanno detto che non gli avrebbero dato più fastidio, probabilmente in virtù del fatto che mi figlio ha dato loro soldi senza fare storie". "Lo stadio e i giardini pubblici sono i luoghi che frequentavo io da ragazza e lo facevo con serenità – aggiunge la mamma - vorrei che anche per mio figlio fosse così", continua ricevendo il sostegno e la solidarietà di altre mamme, alcune che hanno vissuto lo stesso incubo con i propri figli". Poi rivolgendosi al sindaco Lorenzo Fiordelmondo: "Caro sindaco e seriamente ora di fare qualcosa di concreto, vogliamo mettere delle telecamere di videosorveglianza, visto che non è la prima volta e nemmeno la seconda e forse neanche la terza che succede?". Ieri è arrivata la chiamata del primo cittadino alla mamma: "Il sindaco – spiega mamma Claudia - voleva capire bene cosa fosse successo, assicurarsi che facessi denuncia e rassicurarmi sul fatto che le forze dell’ordine sono attente e vigili a questi fenomeni. Sulle telecamere che purtroppo in zona non ci sono, non ha detto però nulla. Fortunatamente stamattina mio figlio ha fornito un identikit molto esaustivo di quei quattro ragazzi che potrebbero avere tra i 14 e i 17 anni speriamo che saranno individuati".

Sara Ferreri