"Sfido il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, a una sfida televisiva sulle Marche. Scelga lui la tv". La riscossa del Partito Democratico parte da Ancona e da Matteo Ricci, candidato alle elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, che ieri mattina ha inaugurato la sede elettorale dentro la Galleria Dorica. Tanta Europa sul tavolo, dal rischio di una deriva sovranista alle opportunità legate al Next Generation EU (Pnrr), ma anche e soprattutto temi regionali quelli snocciolati dal sindaco di Pesaro.
Il suo attacco a Palazzo Raffaello è stato frontale e ha toccato alcuni punti decisivi, a partire dal ruolo della città da lui amministrata nell’anno della Capitale della Cultura: "Acquaroli e i suoi non hanno organizzato una riunione con noi, un’iniziativa per valorizzare la grande opportunità offerta dal riconoscimento dato a Pesaro perché è una delle città non amministrate dalla destra _ è stato l’affondo di Ricci _. hanno dimostrato una mentalità piccola, da provinciali. Siamo ad Ancona e su Ancona avremmo potuto organizzare delle iniziative, magari dividendo le quattro stagioni per ognuna delle altre province delle Marche e invece nulla di tutto ciò". Matteo Ricci ammette di non essersi fatto un’idea chiara sulla gestione politica del capoluogo di Regione "perché all’esterno non appare nulla, è tutto inconsistente", poi si lecca le ferite provocate dalle sconfitte, fa mea culpa e torna ad attaccare la guida politica della Regione: "La perdita delle Marche e poi di tanti Comuni, tra cui Ancona, è stata dolorosa, per questo nel mio manifesto elettorale in vista delle Europee ho scelto la parola ‘Riscossa’. Se abbiamo perso è anche perché non tutto andava bene quando eravamo noi a governare, di questi errori dobbiamo fare tesoro e adesso rialzare la testa _ ha aggiunto nel suo intervento di ieri mattina nel cuore del capoluogo _. Dobbiamo abbattere il malgoverno della destra che su sanità e aeroporto hanno fallito e stanno facendo danni incredibili. Le Marche sono diventate la regione dei tutor, li mettono dove le cose vanno male col risultato di fare peggio. Sulla sanità di tutor ce ne sono addirittura due visto che un altro assessore si occupa dell’edilizia ospedaliera (l’altro è il sottosegretario alla sanità, Aldo Salvi, ndr.). Su questi e su altri temi ribadisco la sfida lanciata ad Acquaroli per un incontro pubblico alla vigilia delle Europee dove io deciso di scendere in campo non soltanto per partecipare. La riscossa delle Marche verso l’Europa parte da Ancona".