
Il direttore Andrea Marcon
Un’immersione nella musica sacra di due grandi maestri che operarono nella Vienna di Giuseppe II, Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart. E’ quanto propone la Fondazione Teatro delle Muse lunedì (ore 20.30) ad Ancona. Un concerto straordinario che avrà come protagonista l’orchestra Frau Musika diretta da Andrea Marcon, uno degli interpreti di riferimento per il repertorio barocco e classico, che accosta al ‘Requiem’ di Mozart il ‘Te Deum’ di Salieri, di cui ricorrono i 200 anni dalla morte.
Nel programma c’è spazio anche per il Concerto n.1 per violino e orchestra in Si bemolle maggiore K 207 di Mozart, frutto della sua giovanile inventiva, con il violino solista di Paolo Tagliamento. L’orchestra è affiancata dal Coro del Friuli Venezia Giulia e da quattro voci soliste di livello internazionale: il soprano Jeanne-Marie Lelièvre, il contralto Francesca Ascioti, il tenore Leonardo Cortellazzi e il basso boliviano José Coca Loza.
Marcon, chiunque frequenti anche minimamente la musica colta conosce il ‘Requiem’ di Mozart. Ma se dovesse convincere un ‘profano’ assoluto cosa gli direbbe per convincerlo a venire al concerto?
"Direi che è un’opera che bisognerebbe ascoltare almeno una volta nella vita, in quanto è uno dei capolavori della storia della musica, ma anche dell’arte occidentale. Cose che fanno parte del nostro patrimonio culturale. Perderemmo qualcosa di importante non ascoltandola. Sarebbe la stessa cosa che non visitare almeno una volta la Cappella Sistina o il Louvre. C’è poi da aggiungere un altro motivo di interesse, in questo caso, visto che l’opera sarà eseguita da giovani musicisti che suonano strumenti originali, con il diapason originale di Mozart che era 430 Hertz, con le corde di budello dei violini, utilizzando le tecniche esecutive antiche. Quindi c’è anche un approccio stilistico e interpretativo diverso dal solito. L’altro motivo per venire al concerto è quello di poter ascoltare un violinista formidabile come Paolo Tagliamento".
Oltre a Mozart c’è Salieri, un compositore che di solito non gode di una buona fama...
"E’ un altro motivo per venire al concerto, che vuole portare a una riscoperta di una figura caduta un po’ in disgrazia, soprattutto dopo il film ‘Amadeus’ di Milos Forman, dove faceva la parte del ‘cattivo’ invidioso del grande genio mozartiano. Addirittura veniva visto come colui che contribuì all’avvelenamento del ‘rivale’. Sono tutte fantasie. In realtà Salieri è un compositore che, pur non avendo il genio mozartiano, bisogna rivalutare e valorizzare. Tra l’altro nella seconda metà del Settecento non è che ci siano tanti compositori che possano sedersi alla stessa altezza di Mozart. Salieri è comunque un compositore importantissimo. Invece le sue opere raramente sono eseguite, almeno in Italia, salvo pochissime eccezioni".
Che dire del suo ‘Te Deum’?
"E’ agli antipodi rispetto al ‘Requiem’, che per la maggior parte è fatto di musica talmente eterea e celestiale da porre Mozart in un’altra dimensione, più spirituale che terrena. Il ‘Te Deum’ è invece un brano maestoso, solenne, oserei dire pomposo".
Ma qual era veramente il rapporto tra i due?
"Beh, forse era Mozart a invidiare Salieri, visto che il posto di maggior prestigio, e più pagato, ce lo aveva lui".
Raimondo Montesi