REDAZIONE ANCONA

Reati tributari, confiscati beni a imprenditore

I militari della Finanza hanno provveduto a bloccare tre appartamenti e svariati terreni per un valore complessivo di 250mila euro

Reati tributari, confiscati beni a imprenditore

I militari della Finanza di Falconara

Imprenditore condannato per reati tributari, confiscati beni per 250mila euro: l’intervento è stato effettuato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Ancona. Dopo la sentenza divenuta irrevocabile, le Fiamme Gialle hanno eseguito il provvedimento assunto dal Tribunale dorico assicurando, così, allo Stato tre immobili, nonché terreni per circa 10mila metri quadri.

Nel dettaglio, l’uomo ha omesso il versamento delle ritenute certificate per l’anno d’imposta 2013, violando gli obblighi fiscali previsti dalla normativa tributaria e conseguendo un indebito vantaggio economico a danno dello Stato.

In seguito all’emissione della sentenza con la quale è stata disposta la confisca, sono stati delegati degli approfondimenti investigativi alla Compagnia di Falconara Marittima, guidata dal capitano Martino Marzocca, al fine di ricostruire la capacità patrimoniale e finanziaria del soggetto.

Circostanza che ha permesso di individuare i beni nelle disponibilità dell’evasore condannato da sottoporre alla misura e assicurare, in tal modo, il soddisfacimento dell’obbligazione tributaria in precedenza inadempiuta dall’imprenditore.

Gli accertamenti mirati messi in atto dai militari falconaresi hanno consentito, quindi, di individuare e confiscare tre immobili e svariati terreni in provincia di Ancona, prevalentemente situati nel comune di Falconara Marittima e Pesaro-Urbino, complessivamente di 10mila metri quadri, per mettere qiuindi al sicuro il credito che era vantato dal Fisco.

Una parte degli immobili in questione erano già stati sottoposti a sequestro preventivo dai finanzieri della Compagnia falconarese ma, con tale ultimo provvedimento emesso dal Tribunale di Ancona, è stato garantito il recupero delle somme illecitamente sottratte allo Stato a tutela dell’equità fiscale e del generale concorso alla spesa pubbliche, cui tutti i cittadini sono chiamati a contribuire.

"L’attività odierna conferma l’azione della Guardia di Finanza orientata a contrastare le frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, con particolare riferimento ai circuiti fraudolenti volti all’evasione dell’Iva, nei settori tradizionalmente esposti – hanno ricordato ieri i finanzieri in una nota sull’operazione portata a termine –. L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione ‘chirurgica’ svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori totali e i frodatori", la chiusura delle Fiamme Gialle.