REDAZIONE ANCONA

Rapinatori con la valigia arrivavano da Catania per assaltare le banche. Guarda il video

Quattro arrestati, tutti catanesi, per le rapine alla Popolare di Ancona e alla Banche delle Marche, filiali di Marina di Montemarciano VIDEO

Polizia

Ancona, 26 febbraio 2016 - Rapinatori in trasferta, sulla direttrice Catania-Ancona. La polizia ha eseguito 4 arresti e varie perquisizioni, tra la provincia di Ancona e quella di Catania, per il reato di rapina. L’operazione degli uomini della squadra mobile ha permesso di bloccare una banda di rapinatori “trasfertisti” che dalla città etnea, potendo contare sull’appoggio logistico ed operativo ad Ancona, effettuavano rapine seriali (VIDEO).

Gli investigatori hanno arrestato quattro persone, tutti catanesi ritenuti responsabili della rapine avvenute in data 28 febbraio 2014, alla Banca Popolare di Ancona filiale di Marina di Montemarciano (Ancona ) e del 23 maggio 2014 presso la Banca delle Marche sempre di Marina di Montemarciano, che fruttarono all’organizzazione circa 280mila euro di bottino. La polizia ha perquisito a Jesi anche le abitazioni di due persone, ritenuti fiancheggiatori che fornivano ospitalità ai rapinatori, arrivati all’aeroporto di Falconara Marittima e ripartiti alcuni giorni dopo i colpi. Le rapine avvenivano sempre di venerdì, da qui il nome dell’operazione ‘On Fridays’.

I malviventi agivano in quattro, uno dei quali rimaneva fuori all’interno di una autovettura rubata, ad aspettare gli altri tre complici. In genere si occupava di questo lo stesso basista che abitava nella zona della Vallesina e che organizzava modalità, giorni delle rapine nonché si occupava di trovare un’idonea sistemazione alloggiativa per i compaesani venuti per l’occasione dalla Sicilia.

Una vera e propria organizzazione composta da criminali esperti che, all’atto di commettere le rapine in banca, utilizzavano taglierini e travisavano i loro volti con passamontagna e parrucche. Tutte le persone presenti in banca venivano spostate e rinchiuse in stanze attigue ai saloni delle banche o ai piani superiori, privati di cellulari e minacciati di non tentare di chiamare nessuno con nessun altro mezzo. Situazioni di terrore che si protraevano per più di un’ora, giusto il tempo necessario per l’apertura delle casseforti temporizzate e dei bancomat che, nel fine settimana, venivano riforniti di banconote. 

Una volta compiuta la rapina i rapinatori raggiungevano il quarto complice che li aspettava fuori dall’istituto e, a bordo di un’autovettura rubata, raggiungevano un automezzo “pulito”, parcheggiato a qualche isolato di distanza dalla banca. In genere dopo la rapina i malviventi tornavano in Sicilia dopo aver diviso il bottino, mentre il basista rincasava indisturbato nella propria abitazione nella Vallesina.

Oltre all’esecuzione delle 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere, i poliziotti della Mobile hanno eseguito anche  2 perquisizioni ad altrettanti soggetti di spicco, in qualche modo collegati agli autori delle rapine nelle due banche di Montemarciano. I quattro arresti sono a carico di Salvatore Sapia, nato nel 1961 a Catania e residente a Ostra (An) alla Frazione Pianello; Antonino Bulla nato a Catania nel 1987 e residente a Mascalucia (Ct); Antonino Della Vita nato a Catania nel 1966 e lì residente; Vincenzo Torrisi nato a Catania nel 1977 e ivi residente.