MARINA VERDENELLI
Cronaca

Ragazzo suicida per i bulli: "Altro caso in quella scuola". Gelo tra madre e preside

La donna ai funerali di Leonardo: "Credo nella giustizia umana e divina". Spuntano un messaggio telefonico e una lettera con una nuova testimonianza. La famiglia consegnerà tutto ai carabinieri. Chiesa gremita per l’ultimo saluto. .

Ragazzo suicida per i bulli: "Altro caso in quella scuola". Gelo tra madre e preside

Il feretro di Leonardo Calcina. Sotto, la madre e il padre

SENIGALLIA (Ancona)

C’è altro materiale che confermerebbe il bullismo subito da Leonardo Calcina, il 15enne che si è tolto la vita a Montignano di Senigallia, sparandosi un colpo di pistola cinque giorni fa, e subito anche da altri studenti. I familiari del minorenne hanno un messaggio e anche una lettera che oggi consegneranno ai carabinieri di Marzocca per integrare per la terza volta la denuncia già fatta ai militari. Che qualcosa non convince nell’istituto Panzini emerge anche dagli ulteriori approfondimenti che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha chiesto all’ufficio scolastico regionale delle Marche. Il ministro ha contattato Donatella D’Amico, direttore generale dell’Urs, alla luce delle dichiarazioni rese dai genitori del ragazzo e delle testimonianze pubblicate sui giornali.

Il Panzini ha già subito anche la visita degli ispettori. "La scuola deve essere innanzitutto una comunità umana ed educante - ha osservato il ministro - in cui il ruolo del docente non si limita alla trasmissione dei saperi ma si estende alla costruzione, all’interno della classe, di rapporti improntati all’ascolto, all’accoglienza, al rispetto reciproco e alla capacità di suscitare entusiasmo, serenità e interesse tra gli studenti. È fondamentale che la scuola sappia intercettare la fragilità dei giovani ma anche educare alla responsabilità individuale, intervenendo con autorevole severità in presenza di comportamenti improntati a violenza, a prepotenza e a bullismo".

Un anno fa al Panzini è stato segnalato un altro caso di bullismo nei confronti di uno studente. E’ stato detto ieri, all’avvocato dei familiari di Leonardo, Pia Perricci. Durante il funerale del ragazzo, le è arrivato un messaggio sul cellulare. "Una persona che conosco mi ha segnalato che lo scorso anno c’è stato qualcun altro che ha subito bullismo a scuola, proprio come Leonardo - dice Perricci -. Una circostanza che verificheremo e che senaleremo ai carabinieri".

Questa mattina avvocato e genitori del minorenne torneranno per la terza volta dai carabinieri per consegnare il messaggio e anche una lettera. "Mi è stata data a mano - spiega Perricci - con tanto di nome e cognome, quindi è credibile. Dice che Leo veniva preso in giro in classe e quindi conferma quanto abbiamo già denunciato con i genitori". Il ritorno in caserma di oggi servirà anche a dare altri elementi ai militari che i familiari del 15enne hanno raccolto attraverso delle proprie indagini difensive. Informazioni che andranno verificate e calibrate. Al momento l’unico fascicolo di cui si ha conferma è quello aperto dalla Procura ordinaria che indaga contro ignoti per istigazione al suicidio. Utile sarà l’analisi sul cellulare del minore, disposto dalla pm Irene Bilotta. L’accertamento ancora non è iniziato perché il telefonino aveva un pin e quindi ci vorrà più tempo per sbloccarlo perché è un iPhone.

Ieri pomeriggio, a Montignano, una chiesa gremita ha dato l’ultimo saluto a Leonardo durante il funerale. C’era il preside del Panzini, Alessandro Impoco, che ha salutato il padre del ragazzo, ma con la madre è sceso il gelo. "Credo nella giustizia terrena e divina", ha detto la donna. Una frase interpretata da molti come un atto di accusa. Presente anche il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. Don Emanuele Lauretani, che ha officiato la messa, ha detto durante l’omelia: "La vita è fragile, maneggiatela con cura".