MARINA VERDENELLI
Cronaca

Ragazzo investito e ucciso dal treno, sit in dei familiari: “Vogliamo giustizia”

Il ragazzo di 16 anni, di Civitanova e residente a Montecosaro, aveva attraversato i binari con le cuffiette. Il grido del papà: “Non è stata mai fatta nessuna attività per capire bene cosa sia successo a mio figlio”

Mattia Perini, 16 anni, è stato travolto da un treno mentre attraversava i binari: oggi il sit in perché l'inchiesta non venga chiusa

Mattia Perini, 16 anni, è stato travolto da un treno mentre attraversava i binari: oggi il sit in perché l'inchiesta non venga chiusa

Ancona, 3 luglio 2024 – No all’archiviazione per la morte di Mattia Perini, lo studente di 16 anni morto il 9 gennaio 2020 investito da un treno alla stazione di Loreto mentre tornava a casa da scuola.

Lo hanno ribadito questa mattina i familiari e gli amici del ragazzino, originario di Civitanova e residente a Montecosaro, in un sit in che ha avuto luogo fuori dal tribunale di Ancona. La manifestazione, a cui hanno partecipato una trentina di persone, tutte con la maglietta con scritto “Giustizia per Mattia” è stata indetta dal padre Giordano perché questa mattina c’era l’udienza per opporsi all’archiviazione del caso come chiesto dalla pm Serena Bizzarri, la seconda nel giro di due anni.

Per la Procura infatti non ci sarebbero elementi per portare avanti l’indagine, senza colpevoli, perché il 16enne sarebbe stato vittima di una imprudenza. Attraversava i binari con le cuffie alle orecchie e non avrebbe sentito il treno.

Il padre sostiene invece che le indagini non sono state fatte a dovere e ravvisa responsabilità sulla sicurezza della stazione dove le telecamere non funzionavano, il treno in transito non sarebbe stato annunciato e non è stata mai fornita la scatola nera del convoglio. Il corpo di Mattia non è stato trovato dilaniato, aveva un buco sulla testa e una lesione alla spalla.

Sarebbe stato risucchiato dal treno quando era già sulla banchina. Il gip Carlo Masini sulla decisione si è riservato. Perini è assistito dagli avvocati Riccardo Leonardi e Marica Peciccia. "Sono molto deluso - ha detto Giordano Perini - non è stata mai fatta nessuna attività per capire bene cosa sia successo a mio figlio. E’ dolorosissimo. Ho rabbia dentro, c'è scritto la legge è uguale per tutti ma non è così. Voglio giustizia, voglio sapere che è successo quel giorno, non dormo da quattro anni e mezzo. Mattia non è stato colpito dal treno, abbiamo portato ulteriori foto, il suo corpo era integro”.