Ancona, 10 novembre 2018 - Sesso in cambio di droga: ad Ancona una giovane di 22 anni è stata salvata dalla squadra mobile della polizia: andava a rifornirsi di eroina dal pusher, la assumeva in un tugurio occupato da nigeriani (VIDEO) e poi veniva stuprata dal 36enne 'boss' del gruppo che oltre a incassare il prezzo dello stupefacente, approfittava del suo stato di stordimento. L'uomo, il 36enne Adetifa Adejoju Isaac, irregolare, è stato arrestato (VIDEO): avrebbe abusato di lei almeno una quindicina di volte negli ultimi tre mesi. Adetifa respinge le accuse.
Una storia simile, fortunatamente si differenzia nel finale, alla tragedia di Pamela Mastropietro a Macerata, che risale allo scorso gennaio, e a quella più recente di Desirée Mariottini, la giovane trovata dentro una baracca a Roma.
Il 6 novembre, durante una perquisizione in un appartamento in via Pergolesi al civico 32, occupato da nigeriani tutti irregolari, i poliziotti della Mobile diretta da Carlo Pinto (VIDEO) avevano trovato all’interno la ragazza, in compagnia del fermato. Adetifa ha aizzato il suo cane, un pitbull, contro gli agenti e un poliziotto è stato ferito a una mano.
Per quell’episodio, oltre ad una resistenza passiva all’arresto, il 36enne mercoledì scorso è finito davanti al giudice per la convalida: per lui la condanna a 8 mesi e 400 euro di multa, pena sospesa.
Successivamente, i poliziotti hanno ascoltato la giovane e dalle dichiarazioni rese è emerso che la stessa, al fine di procurarsi lo stupefacente, aveva subito da mesi numerose violenze sessuali (almeno 10/15 volte) da parte dell’uomo. La 22enne aveva iniziato a rifornirsi dal pusher nigeriano insieme a un ex fidanzato. Le violenze, hanno spiegato gli investigatori, in alcune occasioni si sarebbero verificate in presenza di altri nigeriani che ruotavano nella casa: non vi avrebbero concorso né le avrebbero impedite nonostante la giovane gridasse e chiedesse aiuto. Gli otto nigeriani irregolari trovati nella casa - sette uomini e una donna che chiamavano 'Boss' il 36enne - avrebbero detto ai poliziotti di non aver visto nulla: per loro sono state avviate le procedure di espulsione.
Adetifa è stato quindi fermato con l’accusa di violenza sessuale aggravata dallo stato di minorata difesa della vittima e dallo spaccio di sostanze stupefacenti.
La squadra Mobile guidata dal vice Questore Carlo Pinto sta cercando di capire se altre giovani, oltre alla 22enne, siano state vittime di abusi da parte del pusher nigeriano. Il vice questore fa appello affinché le giovani sporgano denuncia. Lo spacciatore, che ora si trova in carcere, nega tutte le accuse.