REDAZIONE ANCONA

Ragaini, il tribunale accetta la procedura di continuità aziendale

Per i sindacati si apre uno spiraglio per i 170 operai attualmente in forza e per quelli che hanno lasciato nei precedenti anni

LORETO

Era l’ottobre scorso quando al tribunale di Ancona c’è stata l’adunanza dei creditori per la Ragaini radiatori spa di Loreto, industria che fino a otto anni fa aveva più di 500 operai (oggi 170). Nel 2017 aveva licenziato 166 lavoratori e nel 2019 aveva chiesto di essere ammessa al concordato preventivo. "Tra i crediti bloccati ci sono anche le spettanze dei lavoratori – dice la rsu dell’azienda –. Auspichiamo che la soluzione da illustrare sia la continuità e che l’azienda non venga annoverata nelle varie crisi della zona". Proprio in queste ore il tribunale ha accettato la procedura di continuità della ditta, aprendo, almeno per adesso, uno spiraglio di speranza per i lavoratori. "Durante questo periodo il peso maggiore è stato a capo dei lavoratori perché la procedura di concordato ha bloccato, oltre che le spettanze dei creditori, anche gran parte delle retribuzioni sia degli operai in forza all’azienda sia in parte di coloro che sono fuoriusciti tre anni fa. Speriamo comunque ancora che la Ragaini non diventi un altro tassello della crisi economica che attanaglia le Marche". La forza lavoro della ditta era costituita per la stragrande maggioranza da uomini, molti padri di famiglia e giovani residenti a Loreto, Castelfidardo e Porto Recanati da dove provenivano anche alcuni stranieri. Una trentina di dipendenti avevano impugnato il licenziamento, altri avevano trovato un accordo con la ditta per il pagamento delle spettanze. I mesi e gli anni passano, il Covid ha rallentato anche queste procedure e adesso forse si vede una luce in fondo al tunnel.