"È stato fatto quello che era opportuno e giusto. Non potevamo fare altrimenti". Sono le parole di Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche, nel descrivere dettagliatamente l’iter che ha portato alla radiazione di Manuela Bargnesi, in conseguenza delle frasi choc pronunciate in un video su TikTok, a difesa di Giovanni Padovani, il killer condannato all’ergastolo per l’omicidio di Alessandra Matteuzzi.
"Dopo un esposto dei familiari della vittima, il caso è stato adeguatamente trattato dalla Commissione deontologica dell’Ordine degli psicologi delle Marche – chiarisce la presidente Marilungo contattata dal Carlino –. Commissione presieduta dalla dottoressa Valentina Strippoli". E ancora: "È stata fatta l’istruttoria e il Consiglio disciplinare, riunito quel giorno, ha votato all’unanimità dei consiglieri presenti per la radiazione dell’ex iscritta". Bargnesi è stata "convocata e sentita, prima di procedere alla decisione". Una decisione ratificata "nel rispetto totale del nostro Codice deontologico, per il quale erano stati violati alcuni articoli. Se lo abbiamo fatto – conclude Marilungo – è per la bontà del Codice stesso ma, soprattutto, nel massimo rispetto della professione degli psicologi".
La notizia dell’avvenuta "espulsione", ieri, ha avuta ampia risonanza mediatica. E pensare che proprio oggi, gli psicologi marchigiani, si riuniranno al Teatro delle Muse di Ancona per un tema che appare di stretta attualità. Dalle 10 alle 13, infatti, il Comitato pari opportunità dell’Opm radunerà un’ampia platea per offrire, attraverso l’antropologia, la musica e l’arte, uno sguardo sulle differenze di genere, le discriminazioni e la violenza. In particolare quella violenza ai danni dei minori e delle donne.
Purtroppo, dal primo gennaio ad oggi, sono già stati commessi cinque femminicidi nelle Marche, che vanno ad aggiungersi ai quattro del 2023. Ma è altrettanto preoccupante il dato delle 748 donne che, l’anno scorso, si sono rivolte ai Centri antiviolenza. Tra loro, 251 sono arrivate al pronto soccorso con una diagnosi di violenza. Numeri preoccupanti sui quali riflettere, per trovare soluzioni ad un problema strutturale.