REDAZIONE ANCONA

Qui Montemarciano: "Il nostro casello in A14?. Cattedrale nel deserto"

L’opposizione: "Privo di collegamenti adeguati"

Qui Montemarciano: "Il nostro casello in A14?. Cattedrale nel deserto"

"Se il casello Ancona nord è nel caos, quello di Montemarciano è una cattedrale nel deserto fin dall’inizio, perché privo di collegamenti adeguati". La voce si alza dal territorio chiamato in causa dal presidente di Confindustria per sgravare il casello Ancona Nord. A intervenire è Progetto Montemarciano, forza che oggi è all’opposizione e ricostruisce quanto accaduto nel recente passato. Tra l’altro proprio vicino al casello per volontà dei sindaci della provincia sorgerà un nuovo impianto per il trattamento del rifiuto da spazzamento stradale e degli arenili che concentrerà qui nuovo traffico pesante. "Il casello di Montemarciano non è stato realizzato per servire l’interporto di Jesi, che invece è collegato alla viabilità autostradale tramite un apposito svincolo della SS76 e alla rete ferroviaria tramite un apposito raccordo – evidenziano da Progetto Montemarciano – La salvaguardia e lo stop al consumo del territorio hanno almeno la stessa rilevanza dell’agevolare ulteriormente il traffico dei mezzi pesanti da e per il magazzino Amazon. Porre il problema oggi e non quando è stato autorizzato l’insediamento di Amazon evidenzia un problema di strategie e di programmazione che non riguardano solo la politica. Il nostro territorio ha già criticità importanti e la viabilità approssimativa è uno di questi, tant’è che se il casello Ancona nord è nel caos, quello di Montemarciano è una cattedrale nel deserto fin dall’inizio, perché privo di collegamenti adeguati". "Ai tempi della progettazione della terza corsia per l’A14 – ricordano – si ipotizzava un nuovo tracciato per la SS16 parallelo all’autostrada che potesse collegare i caselli di Senigallia e Ancona nord e, ovviamente la SS76. Nulla di ciò è stato realizzato e la nostra zona costiera continua ad essere nella morsa del traffico e di un eccesso di insediamenti industriali abbandonati. L’assenza di visione strategica sul futuro nelle Amministrazioni locali unita alla scarsa propensione alla collaborazione fattiva tra i soggetti istituzionali, sono un problema serio per lo sviluppo economico e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, è evidente. Auspichiamo che temi cruciali come quelli apparsi sul Carlino domenica – aggiungono – possano essere trattati con senso di responsabilità nelle sedi opportune. Intanto registriamo che mentre le amministrazioni comunali di Chiaravalle e Monte San Vito si sono subito coordinate per azioni congiunte, quella montemarcianese rimane assente, dimostrando scarsa tempestività nel difendere gli interessi del nostro territorio comunale".

Il nuovo insediamento per il trattamento dei rifiuti da costruire a ridosso del casello di Montemarciano, come da proposta dell’attuale amministrazione prevede come flussi di traffico per i rifiuti che provengono dalle strade della provincia e non solo si prevedono fino a 27 viaggi al giorno in ingresso e fino a 7 in uscita. Sono previsti in particolare in ingresso dai 19 ai 27 viaggi al giorno di cui 16-18 al giorno effettuati da autospazzatrici, 3-9 da autocarri. In uscita l’impianto sono mediamente previsti dai 5 ai 7 viaggi al giorno.

Sara Ferreri