Quei bambini già adulti: "Adesso papà è sobrio"

Giulia, 12 anni, ci racconta tutta la sua sofferenza: "Ma qui siamo tutti uguali"

Quei bambini già adulti: "Adesso papà è sobrio"

Quei bambini già adulti: "Adesso papà è sobrio"

Giulia (nome di fantasia per proteggere la privacy) ha 12 anni ed è la segretaria neoeletta del gruppo Alateen. A fianco a lei, una bimba più piccola con un trolley rosa al seguito. Le principesse le sue eroine che dovrebbero alleviarla da pensieri troppo rumorosi per essere raccontati. In sottofondo, dalla chiesa di San Cosma, le note di "We are the world, we are the children". Il tema dell’incontro è stato "la paura, ciò che ci unisce è più di quello che ci divide". Gli occhioni azzurri di Giulia la dicono lunga sulla sua maturità: parla come una persona grande, ma in questo caso non è affatto un complimento. A 12 anni, quella ragazzina – forse – dovrebbe essere altrove. Ma è un bene che sia qui: il padre è alcolista e lei, grazie agli Alateen, sta provando a salvarsi. "Vivo vicino Fermo – racconta – e frequento la seconda media". Chiediamo se le serva partecipare a questi incontri e di cosa si tratti: "Ci sediamo, facciamo delle letture – illustra – e poi parliamo della nostra esperienza. Ci accorgiamo che non siamo tutti diversi, che abbiamo lo stesso problema e che non dobbiamo avere paura di parlare in pubblico, perché – ribadisce ancora una volta – abbiamo (!) lo stesso problema". Giulia è entrata da poco: "Alle prime riunioni ero un po’ timida, ho parlato della mia storia e ho fatto amicizia con i bimbi Alateen che c’erano. Nella mia famiglia – sottolinea – mio padre soffre di alcolismo, ora è sobrio e segue i gruppi online dato che è in trasferta per lavoro. Io ho sofferto molto. Quando ero piccola, a 4 anni, già beveva e quando mamma tornava da lavoro le chiedevo di andarsene. Papà non stava bene, ma allora non capivo si trattasse di alcolismo. Quando ho scoperto che nel 2023 aveva ricominciato a bere, mi sono messa a piangere e non mangiavo. Ho provato a parlargli, ma era inutile. Adesso che è sobrio parliamo, ma evito di toccare questo tema perché ho paura che poi possa ricominciare".

Fiorella è invece una donna adulta (ha 41 anni) ed è lo sponsor del gruppo: assicura che tutto vada bene. Insieme, si mettono in cerchio e si danno forza a vicenda. Sul soffitto del sottoscala le luci colorate di un mondo ideale: "Questi ragazzi sembrano purtroppo già adulti. Io sono figlia di un alcolista e questa malattia incide sui figli fin dall’infanzia". Fiorella non ha mai vissuto gli Alateen, è entrata in Alanon (familiari degli alcolisti) a 39 anni: "Su una scala da 1 a 10, ho sofferto 9.5. L’ambiente, le vicissitudini, il clima familiare pesante. Litigi ma soprattutto non-detti, silenzi, comunicazione sbagliata. Per fortuna, non ho subìto violenza fisica come talvolta accade agli Alateen, ma quella psicologica non è da meno. Ero la valvola di sfogo di mio padre, ogni cosa brutta che capitava a casa, era colpa mia. Ma grazie al gruppo, ho imparato a perdonare".

Nicolò Moricci