ANDREA MASSARO
Cronaca

Quant’è reale la possibilità di due Ancona?

La situazione dell'Ancona Calcio è incerta: attualmente c'è una sola squadra senza beni o giocatori. Si prospetta la possibilità di due Ancona, con una corsa contro il tempo per l'iscrizione alla serie D. La situazione è complicata e il futuro della squadra è ancora incerto.

Quant’è reale la possibilità di due Ancona?

Quant’è reale la possibilità di due Ancona?

Quant’è reale la possibilità di trovarci con due Ancona? Al momento poco. Paradossalmente ora c’è solo un’Ancona, ovvero quella che Tiong ha ceduto nelle mani di Francesco Agnello. Che di fatto è una scatola vuota: non ha beni di proprietà, non ha una sede, non ha un parco giocatori e tecnici (tutti si svincoleranno domani), non ha un campionato in cui poter giocare. E non ha neppure il marchio del cavaliere armato che è nelle mani del sindaco. Ma ha la matricola, che però è inutile. Secondo le norme federali, l’unica Ancona che potrebbe esistere (e che al momento non c’è) è quella che potrebbe venire fuori a partire da lunedì, quando verranno aperte le manifestazioni d’interesse. I tempi per Silvetti sono strettisstimi: il deposito dei 400 mila euro per l’iscrizione alla serie D va fatto entro il 4 luglio, ovvero giovedì. Una corsa contro il tempo che taglia fuori dai giochi Agnello e company che hanno già detto di non voler partecipare al bando. Ecco quindi che potrebbero esserci due Ancona. Una imperniata sull’articolo 52 delle Noif, unica strada percorribile dettata dal presidente Gravina al sindaco Silvetti e una che invece tenta di scalare una montagna molto ripida (quella di Agnello) sostenendo di essere l’unica in grado di potersi iscrivere alla D e di fare ricorsi a destra e manca non si capisce su cosa. A proposito: ieri a Roma la società di Agnello si è mossa per i 400mila euro, per saldare i debiti e per avere le carte in regola, dicono. L’estate è sempre più calda.