ILARIA TRADITI
Cronaca

Qualità della vita, Ancona 16esima in Italia "E’ stato premiato il nostro sistema sanitario"

La provincia guadagna ben 15 posizioni nell’annuale classifica del Sole 24 Ore. Il sindaco del capoluogo: "Bisogna continuare a collaborare"

di Ilaria Traditi

Qualità della vita, Ancona si piazza al sedicesimo posto nella classifica del Sole24 Ore scalando ben 15 posizioni e guadagnando in totale 532 punti, avvicinandosi di molto alla prima classificata, Bologna. Un bel balzo in avanti considerato che vent’anni fa la nostra città era al 46esimo posto mentre oggi nella sezione "Ambiente e servizi" si piazza addirittura al quattordicesimo. Meglio di lei a livello regionale solo Ascoli Piceno, al tredicesimo posto nella graduatoria generale. Un’edizione, la 31esima, quella 2020 che non può non tenere conto degli effetti della pandemia sul benessere dei territori e sulle conseguenze di contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene. E allora come si misura in questo contesto la qualità della vita di una città? L’indagine prende in esame 90 indicatori, di cui circa 60 aggiornati al 2020. Tra i parametri troviamo l’indice dei casi Covid rilevati ogni mille abitanti, per testimoniare come la diffusione dei contagi ha esercitato una pressione differente sui sistemi sanitari, sulle vite e sulla quotidianità delle persone.

Cinque le aree tematiche prese in considerazione: Ricchezza e consumi; Demografia e salute; Affari e lavoro; Ambiente e servizi; Giustizia e sicurezza; Cultura e tempo libero. Tornando al capoluogo la peggiore performance la troviamo su "Affari e Lavoro" dove si piazza solo al 56esimo posto. Raggiunge invece il 38esimo posto nel settore della "Giustizia e sicurezza"; il 56esimo nel settore "Ricchezza e consumi", perdendo dieci posizioni rispetto al 2019; 20esimo posto nel rapporto fra demografica e società; infine 53esimo nella "Cultura e nel tempo libero". Proprio quest’ultimo comparto aveva invece fatto balzare nel 2019 Ancona al dodicesimo posto della classifica nazionale e addirittura al secondo posto per la sottocategoria "Mostre ed esposizioni" (eliminata dall’indagine 2020).

Stavolta una nota di merito va al numero di librerie ogni 1000 abitanti (12esimo posto in Italia) e l’indice di offerta culturale riguardante il numero di spettacoli ogni 1000 abitanti (16esimo posto).

"La nuova classifica dimostra una buona tenuta del nostro territorio e premia in particolare il nostro sistema sanitario – afferma il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli – gli effetti del Covid credo li vedremo comunque più avanti. Tuttavia la provincia di Ancona deve essere soddisfatta, ora occorre continuare a lavorare in modo tenace e collaborativo tra i vari Comuni e tra le varie province marchigiane". A trainare in alto la provincia è stata la classifica dell’Ambiente e servizi dove Ancona risulta essere al quinto posto per i Fondi europei 2014-2020 per l’Agenda digitale. Alta la posizione anche nella classifica della "Demografia e società" dove la provincia è al ventesimo posto grazie al numero di infermieri ogni 100.000 abitanti (il numero più alto in Italia dopo Ravenna). Dal consueto check up annuale sullo stato di salute dei territori italiani emerge un altro trend: la crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia, Roma, Firenze oppure Napoli. L’analisi permette di rilevare - attraverso una selezione di dieci indicatori - i divari esistenti nel paese sul fronte dell’evoluzione digitale, che ha registrato una spinta senza precedenti e rappresentato un’àncora di salvezza per tanti settori.

Questo, invece, il quadro regionale: Ascoli Piceno si conferma la provincia con la miglior qualità della vita nelle Marche. Tre le province marchigiane che compaiono tra le prime 20 classificate. Ascoli Piceno si piazza al 13esimo posto della graduatoria generale (538,88 punti) con un balzo in avanti di 13 posizioni rispetto al 2019, Ancona è 16esima (532,83 punti) migliorando il ranking dell’anno scorso di 15 posizioni, mentre è Pesaro Urbino a registrare l’incremento migliore dato che chiude il 2020 al 18esimo posto (530,86) scalando la graduatoria di 35 posizioni rispetto al 2019. Macerata è 30esima (524,26) salendo di due posti mentre Fermo è 68esima (499,25) registrando un passo indietro di 18 posizioni.