
Quadrilatero, almeno dieci mesi per l’ultimo tratto
Almeno altri dieci mesi per realizzare l’ultimo chilometro e mezzo di Quadrilatero la nuova arteria stradale raddoppiata tra Ancona e Perugia. L’ultimo nodo da sciogliere è tra Valtreara e Borgo Tufico dove sono stati trovati e rimossi negli ultimi anni, dieci fusti di cromo esavalente. Il cronoprogramma di un anno fa proiettava a dieci mesi il completamento della caratterizzazione ambientale e la ripartenza del cantiere per il completamento del raddoppio stradale ma i protocolli ambientali e la messa in sicurezza dal cromo hanno richiesto più tempo. Sul fronte sicurezza intervengono Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil delle Marche all’indomani dell’incidente mortale di lunedì notte sul lavoro dell’operaio 33enne nel cantiere della linea ferroviaria del Terzo Valico, tra Piemonte e Liguria: "La gravità di quanto avvenuto l’altro giorno in Piemonte ci obbliga a porre ancora più attenzione alla formazione specifica e alle procedure di sicurezza nel cantiere della Quadrilatero delle Marche, attualmente l’opera più importante del territorio, e chiederemo a Partecipazioni Italia, azienda di WeBuild, un incontro urgente per monitorare e vigilare sulla materia". Tornando al cromo di Genga, la buona notizia è che, secondo le indagini effettuate, la pericolosa sostanza non sarebbe arrivata al fiume Esino. Dodici mesi fa non si era sicuri di dover demolire la spalla in prossimità della quale sono stati ritrovati i fusti, poi tale operazione è stata effettuata e ha richiesto anche la rimozione di tutto il materiale contaminato sciolto che era nella zona. Ma non è tutto perché manca ancora la caratterizzazione, l’impermeabilizzazione dell’area per una maggiore sicurezza e la realizzazione di due piezometri. "I lavori necessari come opere pubbliche – ha spiegato Nardo Goffi, dirigente del servizio infrastrutture della Regione Marche - durano circa quattro mesi, ma prima va realizzata la caratterizzazione, impermeabilizzata l’area per un’ulteriore sicurezza e vanno realizzati due piezometri. Poi va valutato se queste opere sono sufficienti e compatibili con la continuazione del cantiere". Insomma la strada è ancora in salita sia sul fronte ambientale che su quello del completamento dell’ultimo chilometro e mezzo di Quadrilatero. Lo scorso anno l’impresa che esegue i lavori ha rimosso la spalla e il materiale in essa sciolto, materiale che è stato portato in discarica secondo i protocolli. Ma non solo perché è stato necessario riprogettare il viadotto con una campata in più, quindi con una pila in più, proprio per passare sopra l’area oggetto dello sversamento di cromo. L’auspicio è che per la fine dell’anno il cantiere lumaca possa finalmente chiudersi, dopo oltre un ventennio.
Sara Ferreri