Protesta per la Palestina. Universitari accampati:: "Da qui non ci spostiamo"

Continua l’occupazione alla Facoltà di Economia all’interno del cortile di Villarey. Nel mirino la collaborazione con l’ateneo di Ariel. Ieri il Senato Accademico.

Protesta per la Palestina. Universitari accampati:: "Da qui non ci spostiamo"

Protesta per la Palestina. Universitari accampati:: "Da qui non ci spostiamo"

Anche Sinistra Italiana appoggia la protesta degli universitari dorici che ormai da quasi una settimana sono accampati nelle tende presso il cortile della facoltà di Economia. "Esprimiamo vicinanza e gratitudine verso gli studenti dell’Università di Ancona – dichiarano Gioia Santarelli, segretaria regionale di Sinistra Italiana, e Giuseppe Buondonno, responsabile Scuola, Università e Formazione nella segreteria nazionale di SI – Studentesse e studenti chiedono non solo di fermare il massacro di palestinesi in atto a Gaza, ma anche di interrompere la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche con l’Università israeliana di Ariel, situata nell’omonima colonia in Cisgiordania, in territorio palestinese illegittimamente occupato dai coloni israeliani. Siamo con queste studentesse e con questi studenti, con la loro protesta pacifica e determinata".

Intanto ieri in serata si è tenuta la seduta decisiva del Senato Accademico mentre oggi si riunirà il Consiglio di Amministrazione dell’Università Politecnica in cui si discuterà della cessazione dei rapporti con l’Università di Ariel. "Continueremo la nostra protesta nel prato della Facoltà di Economia per chiedere ai senatori accademici e ai consiglieri d’amministrazione di scegliere di non legittimare un’istituzione accademica illegale – sottolinea Sabrina Brizzola, coordinatrice Lista Gulliver - Sinistra Universitaria che ha organizzato il presidio con il coordinamento Marche per la Palestina – Come comunità accademica dovremmo batterci per sostenere le comunità accademiche palestinesi distrutte dalle bombe israeliane, anziché collaborare con università che fanno in modo che ciò avvenga".

Nei giorni scorsi gli universitari hanno ricevuto la visita dal preside della facoltà di Economia mentre il Rettore non si è recato sul posto né ha espresso considerazioni a riguardo. "Sono giorni particolari, abbiamo trascorso qui dentro tutto il week-end perché se fossimo usciti poi non avremmo più avuto la possibilità di rientrare – avevano detto gli studenti, una ventina ospitati nelle tende – Si inizia a sentire la stanchezza ma andiamo avanti perché crediamo nella causa".

Una prima protesta si era svolta nei mesi scorsi in occasione della ricorrenza della Nakba, l’esodo forzato della popolazione araba palestinese durante la guerra civile del 1947-48 dopo la fondazione dello Stato di Israele. Durante il conflitto furono più di 700mila gli arabi palestinesi costretti ad abbandonare città e villaggi, impossibilitati a rientrare nelle proprie terre anche dopo il termine del conflitto. E così anche ad Ancona si è risposto all’appello dei Giovani Palestinesi supportando la campagna internazionale "No Ariel Ties".

Ilaria Traditi