Proposta in Commissione. Collemarino, servizi a rischio: "Lì una Casa della Salute"

La risposta dell’assessore Caucci alla mozione per la salvaguardia del presidio "Ne parleremo con la Regione, magari al posto di quella prevista all’ex Crass".

Proposta in Commissione. Collemarino, servizi a rischio: "Lì una Casa della Salute"

La risposta dell’assessore Caucci alla mozione per la salvaguardia del presidio "Ne parleremo con la Regione, magari al posto di quella prevista all’ex Crass".

Distretto sanitario Ast 2 di Collemarino, la mozione indirizzata a sindaco e giunta affinché vigilino sulla salvaguardia di quel presidio fondamentale per i residenti, presentata da Francesco Rubini, è stata bocciata dalla maggioranza. Centrodestra che per una volta, tuttavia, non ha votato compatto e se non fosse stato per Massimo Mandarano (Gruppo Misto Italia Viva) avrebbe ‘pareggiato’. Ai voti contrari di Jacopo Toccaceli, Maria Grazia De Angelis e Daniele Giachi si sono contrapposti quelli favorevoli di Susanna Dini e Mirella Giangiacomi; Silvia Fattorini (Ancona Protagonista, centrodestra) si è astenuta, ma così ha fatto anche Massimo Mandarano, allineato da tempo con il centrodestra sulla maggior parte dei provvedimenti consiliari e pronto a lasciare l’opposizione. "La mia astensione deriva dall’impegno a offrire servizi alle persone, la base del mio essere in politica. Sono certa che l’amministrazione comunale proseguirà a mettere in atto tutte le iniziative che serviranno a garantire la presenza dei servizi indispensabili per la sanità in un quartiere così importante come Collemarino" ha detto la Fattorini per spiegare la sua astensione nel merito.

Una seduta nervosa quella della IV Commissione, una consuetudine ormai, con il centrosinistra sulle barricate a causa della conduzione dei lavori da parte della presidente De Angelis. Ieri altra rissa verbale sfiorata con protagonisti anche Toccaceli per la destra, Giacomo Petrelli, Susanna Dini, Mirella Giangiacomi e Carlo Pesaresi per la minoranza. L’oggetto della mozione riguardava il caso del presidio sanitario di Collemarino, conteso tra le rassicurazioni del direttore generale dell’Ast 2 Giovanni Stroppa e dell’assessore ai Servizi sociali Manuela Caucci (nella foto), e i timori di uno smantellamento da parte dell’opposizione: "Non cambia nulla a Collemarino" ha assicurato la Caucci incassando anche la stima del comitato di cittadini sull’impegno profuso. Caucci che poi ha lanciato un’idea: "Fare a Collemarino una delle due Case della Salute, è una proposta che farei alla Regione, magari al posto di quella all’ex Crass e tenendo la prima all’ex Umberto I". Idea difficile da concretizzare, a meno che si modifichi il piano sanitario portando le Case della Salute del capoluogo da 2 a 3. Alla luce di ciò che potrebbe succedere nei prossimi mesi, in particolare la scadenza del contratto d’affitto dei locali del distretto a Collemarino (marzo 2025), la mozione di Rubini chiedeva solo di impegnare sindaco e giunta a monitorare la situazione. Ma è stata respinta.

p.cu.