Pronto soccorso, via vai di medici: sono pochi

Arrivano due specializzandi a fronte di ben sei camici bianchi che lasciano il reparto delle urgenze. L’ampliamento è ancora fermo

Pronto soccorso, via vai di medici: sono pochi

Il pronto soccorso dell’Urbani

Pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani in carenza di medici, continuano le uscite ma arrivano anche le ‘assunzioni’, pur se a termine e con contratti co.co.co.

E’ di questi giorni la pubblicazione della determina del direttore generale Ast Ancona Giovanni Stroppa per l’ingresso di due medici specializzandi che nel reparto di emergenza urgenza saranno chiamati soprattutto a gestire i codici meno gravi, così da snellire le attese.

Un intervento importante che è stato caldeggiato anche dal Tribunale del Malato nelle scorse settimane quando sono emerse le nuove criticità. Tre medici in servizio con contratto co.co.co dal primo ottobre si sono infatti dimessi perché sono entrati in specialità, un altro in questi giorni e altri due si dimetteranno dal primo novembre per lo stesso motivo.

Per sei che se ne sono andati o se ne andranno quindi due ne entrano. Sarebbero dovuti essere tre, ma nel frattempo che la manifestazione di interesse si è aperta e conclusa uno di loro ha trovato un’altra strada.

Dunque ad oggi sono due anche se non è escluso che altri che nel frattempo si abiliteranno medici possano entrare. I due nuovi medici prenderanno servizio il primo novembre e il loro contratto scadrà dopo appena due mesi, il 31 dicembre, ma come ogni anno nel decreto mille proroghe della finanziaria dovrebbero essere prolungati fino al 31 dicembre 2025.

"Le nuove assunzioni che abbiamo caldeggiato sono importanti – commenta il coordinatore del Tribunale del Malato Pasquale Liguori – specie in vista dell’arrivo dell’ondata influenzale e di un probabile incremento degli accessi al reparto di emergenza urgenza".

Un altro nodo che al momento sembra non arrivare al pettine e quello relativo alla partenza del cantiere nell’area esterna del pronto soccorso jesino che dovrebbe essere ampliato, come annunciato ormai quattro anni fa, nel 2020 dalla Regione. Un cantiere atteso perché il pronto soccorso soffre anche della carenza di spazi con le barelle spesso sistemate anche lungo il corridoio.

"I lavori stanno per partire - aveva annunciato ad agosto tramite Il Carlino l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini -: tra fine settembre e inizio ottobre. Il progetto esecutivo è stato approvato e si prevedono sei mesi di lavori per ampliare gli spazi. Era un progetto legato al Covid e serviva a distanziare i pazienti affetti dal virus da quelli negativi. E’ stato finanziato dal decreto legge 34 con 319mila euro a cui abbiamo aggiunto altri 46mila euro di fondi Pnrr".

Sara Ferreri