Pronto soccorso intasato e ancora in attesa d ampliamento e assunzioni. Ma anche liste di attesa ancora poco accessibili. Abbiamo chiesto al coordinatore del Tribunale del Malato di fare il punto.
Pasquale Liguori, anche in questi giorni il pronto soccorso è interessato da un iperafflusso di pazienti e tre medici co.co.co hanno lasciato il reparto.
"Sì, c’è un accesso numeroso di pazienti sia per il ritorno del Covid sia per le forme parainfluenzali. Purtroppo ancora una volta, nonostante il grande impegno degli operatori, vi è la solita impossibilità di ricoverare nei reparti. Tra pochi giorni andranno via altri tre medici co.co.co e quindi si rende necessario procedere a nuovi contratti per far fronte almeno ai codici minori per evitare lunghe attese in barella e ambulanze coi pazienti in attesa fuori dal pronto soccorso. Abbiamo richiesto alla direzione di assumere tre medici neolaureati che sono disponibili a venire a Jesi. Nei prossimi mesi invernali dove ci sarà il picco influenzale e forse un ritorno del Covid. E’ indispensabile predisporre un piano per il sovraffollamento del pronto soccorso attivando i posti letto oggi inutilizzati (Day surgery, la ex Reumatologia) e assumere gli infermieri".
L’assessore regionale Filippo Saltamartini, tramite il Carlino, ha annunciato per fine settembre inizi ottobre il via al cantiere per l’ampliamento del pronto soccorso. Ci siamo?
"No non mi risulta nessun avvio dei lavori ne’ una programmazione a breve termine. Vorremmo avere risposte anche se iniziare i lavori oggi a ridosso dell’iperafflusso invernale non sarebbe ideale. Nemmeno il cantiere per costruire l’ospedale e la casa della comunità sono di prossima apertura. Neppure la Cort già completata è divenuta operativa".
La Regione ha annunciato di aver investito per affrontare il problema delle liste di attesa. E’ migliorata la situazione?
"Più volte abbiamo chiesto di dare conto ai cittadini di come sono stati spesi i vari stanziamenti della Regione per l’abbattimento delle liste di attesa e continuiamo a farlo oggi. Non vediamo miglioramenti. Anzi stiamo assistendo sempre più a liste chiuse o a inserimenti in lista di preappuntamento di pazienti che poi non vengono richiamati. Per questo abbiamo concordato con il direttore Giovanni Stroppa un canale privilegiato tribunale del malato e Ast per risolvere i casi di quei pazienti inseriti in lista e poi mai contattati. Di questo ringraziamo il direttore cui abbiamo chiesto anche di trovare soluzioni a breve termine per far sì che il paziente che non trova posto possa eseguire la prestazione in libera professione pagando però solo il ticket".