Il pronto soccorso di Torrette e un record che dovrebbe spingere le autorità politiche regionali a prendere provvedimenti. Nella giornata di lunedì, nelle 24 ore, il reparto guidato dalla dottoressa Susanna Contucci ha visto, esaminato e curato 199 pazienti. Il numero, quasi ‘tondo’, rappresenta la punta massima del 2024 in materia di persone accolte e di dispatch (le schede sanitarie redatte per ogni singolo paziente) avviati. Un numero spaventoso se si pensa che prima della pandemia Covid, ossia fino a febbraio 2020, al massimo si poteva raggiungere quota 140 ingressi.
Dopo l’emergenza pandemica, a partire dal 2022 in poi quando l’impatto del virus ha iniziato a calare, la tendenza degli accessi in ps a Torrette è sensibilmente aumentato e continua a salire. Dati alla mano, significa che in media medici e infermieri del pronto soccorso più grande delle Marche hanno seguito tra gli 8 e i 9 pazienti. Non va dimenticato che nei turni giornalieri, mattino e pomeriggio, i medici in servizio sono quattro, mentre di notte il numero viene dimezzato.
Il record di pazienti fatto segnare lunedì arriva da lontano, ossia dopo dieci giorni di fila di temperature da bollino rosso (se si eccettua proprio la breve tregua di lunedì) che hanno sfiancato la popolazione più anziana e più debole. Con l’Inrca perennemente non in grado di accogliere numeri importanti di pazienti, tutta la responsabilità viene riversata su Torrette, unico Dea di II Livello delle Marche e accentratore, tra gli altri, di tutti i traumi di rilievo delle Marche. Ben 199 pazienti e dunque attese lunghe, poi tra la serata di lunedì e la mattinata di ieri le cose hanno iniziato a migliorare. I tempi di attesa per i codici verdi sono rimasti sempre abbastanza alti, tra le 6 e le 8 ore. Una situazione, quella del ps, resa ancora più complessa per l’utenza a causa dell’avvio della demolizione dell’ex camera mortuaria. Di fatto sono state ridisegnate la logistica e la viabilità. Il piazzale davanti al ps da ieri è off limits e di conseguenza anche la preziosa area di sosta. Impossibile accedere anche alla radioterapia, per cui i parcheggi per chi deve rivolgersi ai due servizi sono stati ricavati più in là, all’inizio dei parcheggi dipendenti. Sul rispetto dell’uso delle due aree di sosta l’azienda ha dedicato due agenti di una società di vigilanza che dovranno accertarsi sul diritto a parcheggiare o meno in quell’area. Per entrare in pronto soccorso è stata quindi attivata la rampa che parte davanti alle malattie infettive e termina, dopo una breve salita, con una ‘camera calda’ provvisoria per le ambulanze, dove i sanitari potranno far scendere i pazienti barellati. Questa situazione durerà il tempo necessario ai lavori del nuovo Salesi.
p.cu.