Produzione di energia elettrica e cold ironing delle banchine: il progetto Eagle a un punto di svolta. Frittelli Group sta gettando le basi per il grande polo logistico nell’area dell’ex Bunge e formare un collegamento diretto al mare. Il 2025, come ribadito dal presidente del gruppo Alberto Rossi l’altra sera alla festa di Natale a bordo della nave AF Mia, sarà un anno decisivo per lo sblocco delle procedure autorizzative dell’area acquistata alcuni anni fa.
Nella serata natalizia a illustrare la rivoluzione logistica dello scalo dorico è intervenuto anche l’ingegner Mirko Strappa, Ad di Ecologica, la società che si occupa del comparto energia del progetto Eagle: "Lo sblocco progettuale è legato al piano di bonifica del sito dopo un lungo, e finalmente fruttuoso, periodo di dialogo con gli enti che appunto potrebbe presto avere sviluppi importanti" sono le parole di Strappa che poi passa all’analisi più specifica di settore: "Eagle sarà sarà in grado di produrre energia di bassa tensione attraverso un efficiente sistema fotovoltaico di ultima generazione e collegarla, attraverso una sua centralina semovente anche su gomma, alle navi che attraccheranno alle banchine dell’area commerciale dello scalo. Attiveremo un procedimento plug and play, ossia sufficiente collegarsi e avere il servizio attivo. Tutti questi plus a livello di dotazioni tecnologiche di cui il gruppo dispone ed è in grado di fornire avranno un ruolo decisivo in sede di affidamento delle banchine in questione dove attraccheranno varie tipologie di imbarcazioni, portacontainer ma non solo".
I vantaggi legati alla nascita del progetto Eagle al porto sono molteplici oltre la bonifica totale di un sito contaminato (oltre al sottosuolo già rimosso tutto l’amianto, i rifiuti vari ecc.): i benefici per il porto attraverso la produzione di economia circolare, efficienza energetica e ulteriore slancio per l’occupazione (il gruppo Frittelli può vantare il 97% di dipendenti a tempo indeterminato): "Così si dà valore agli investimenti" aveva detto il presidente Rossi durante il suo intervento di lunedì sera.
Una volta risolto il nodo-bonifica, e come detto i primi due-tre mesi del 2025 saranno decisivi, si potrà pensare all’edificazione del polo: "Diciamo che è la parte che dà meno preoccupazioni _ aggiunge l’ingegner Strappa _. I magazzini in particolare saranno realizzati attraverso delle soluzioni modulari le cui progettualità sono pronte".