GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

"Prima i lavori all’Amadio. Poi tocca al Roccheggiani"

L’assessore Orologio: "Il manto dello stadio ha bisogno di essere rigenerato, ma dobbiamo liberarlo".

L’assessore Ilenia Orologio spiega come sia necessario riattivare l’Amadio per permettere alla società di liberare il Roccheggiani

L’assessore Ilenia Orologio spiega come sia necessario riattivare l’Amadio per permettere alla società di liberare il Roccheggiani

"Una volta completati i lavori di ripristino del campo Amadio, le società sportive torneranno lì a svolgere le proprie attività e provvederemo alla rigenerazione dello stadio Roccheggiani". Così l’assessore allo Sport Ilenia Orologio, intervenendo pubblicamente dopo le criticità emerse nel principale stadio cittadino, tra la tribuna ancora da completare e il prato in erba naturale malconcio. L’utilizzo intensivo, ha chiarito Orologio, è stato dettato dalla situazione emergenziale che ha privato la città, e almeno tre società sportive (Falconarese, Palombina Vecchia e Castelfrettese), dell’impianto Amadio finito sott’acqua. Se è vero che i fondi per l’Amadio sono stati trovati, e i lavori partiranno a breve, la situazione del Roccheggiani ha determinato qualche mugugno. Anche perché, oltre a tribuna e campo, anche la pista d’atletica aspetta interventi.

"È importante sottolineare – ha aggiunto Orologio – che questa priorità era già stata individuata nella precedente legislatura, nella quale le risorse disponibili sono state giustamente destinate alle scuole, molte delle quali non avevano superato le verifiche sismiche. La scelta politica di privilegiare la sicurezza e l’istruzione rispetto agli impianti sportivi è stata, ed è tuttora, una linea guida per l’amministrazione. Ora grazie alla vittoria di un bando regionale che ha portato un contributo di circa 100mila euro, si è concretizzata la possibilità di sistemare la pista di atletica, affrontando così una necessità che persiste da almeno sette anni".

Sull’erba al Roccheggiani, ha precisato "che era già stato previsto un lavoro di rigenerazione, richiesto dalla società sportiva che gestiva il campo fin dal 2022 e che non veniva fatta per lo stesso motivo della pista: mancanza di risorse". Poi, complice appunto l’alluvione e l’interdizione dell’Amadio, la decisione di posticipare quei lavori. Per Orologio, una strada individuata di concerto con le società.