MARINA VERDENELLI
Cronaca

Prende a botte l’ex socio del negozio di frutta. Un 25enne finisce a processo per lesioni

Il 39enne ha subito denunciato ai carabinieri il giovane che chiedeva soldi per avere ceduto la sua quota del negozio.

Il 39enne ha subito denunciato ai carabinieri il giovane che chiedeva soldi per avere ceduto la sua quota del negozio.

Il 39enne ha subito denunciato ai carabinieri il giovane che chiedeva soldi per avere ceduto la sua quota del negozio.

Per un periodo avevano lavorato insieme nello stesso negozio di frutta e verdura poi l’attività era passata in mano a uno solo di loro, un egiziano di 39 anni. L’altro, un connazionale di 25 anni, non avrebbe mai digerito il passaggio di proprietà, per cui avrebbe avuto pochi spicci, e pretendeva una liquidazione più corposa per chiudere la questione perché il negozio lo aveva avviato anche lui. I soldi in più non sarebbero mai stati pagati. Così una mattina il 25enne si sarebbe presentato in negozio e avrebbe preso a calci e pugni l’ex socio scaraventandogli addosso anche le cassette di frutta che aveva esposto per la vendita. Per quell’episodio, avvenuto il 21 febbraio del 2024, a Fabriano, in piazzale Matteotti, l’indiano più giovane è finito a processo per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni aggravate. Percuotendo l’indiano più grande lo ha fatto finire in ospedale con un trauma contusivo da percosse e una prognosi stimata dai medici di sette giorni.

Il processo per l’imputato difeso dall’avvocato Roberto Marini, si aprirà il 2 ottobre prossimo davanti al giudice Matteo di Battista. Parte civile con l’avvocato Giacomo Scortichini l’altro indiano di 39 anni. La denuncia per l’aggressione era stata fatta poche ore dopo il fatto, ai carabinieri. Il 25enne si era presentato dal frutta e verdura attorno alle 12. "Devi pagarmi", avrebbe preteso l’indiano e, senza nemmeno attendere la risposta avrebbe iniziato a colpire l’altro al colto con calci e pugni. Stando alla denuncia l’imputato avrebbe lanciato contro il 39enne una cassetta di frutta appena entrato, poi si sarebbe messo ad urlare. Uscito dal negozio era rimasto davanti al bar lì vicino per intimidire il connazionale. Alle 19 era tornato brandendo anche un bastone. La vittima aveva richiamato i carabinieri che avevano proceduto ad identificarlo. La mattina dopo il 39enne aveva trovato le cassette espositive esterne, fatte di legno, in mille pezzi. Ha sospettato fosse stato sempre il connazionale e si era riservato di denunciarlo anche per danneggiamento. Cinque mesi prima dell’aggressione i due avevano avuto una brutta discussione sempre per il passaggio di proprietà dell’attività.

Marina Verdenelli