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Ancona, 30 maggio 2024 – “Rispettare i 5 metri dalla battigia e tenere sgombere quelle aree. No a continui ripascimenti, si lasci spazio allo svolgimento degli eventi naturali che un anno interessano una parte della costa e poi l’anno successivo riguardano altri tratti. Dopo la metà di giugno effettueremo il paleggiamento del materiale dalla spiaggia della Torre alla Capannina". Così l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini sui fenomeni di erosione che nelle ultime settimane hanno modificato l’assetto degli arenili nella baia di Portonovo. Concetti già ribaditi dalla giunta Silvetti, favorevole a un progetto di arretramento degli stabilimenti balneari e stop a interventi con cadenza annuale per limitare i problemi provocati dalle mareggiate. Le parole di Tombolini non hanno sicuramente fatto la gioia degli operatori balneari: "Il Decreto Legge 400 del 1993 parla chiaro – ha detto Tombolini rispondendo alle interrogazioni di Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Giacomo Petrelli (Partito Demorcatico) – le fasce vanno garantite e tenute libere anche se si trovano in aree concessorie. Non ci devono essere ostacoli, che siano lettini, ombrelloni, paletti con le corde e così via. In tal senso sappiamo che la capitaneria ha effettuato dei sopralluoghi e delle ispezioni negli stabilimenti in questione, aspettiamo di capirne l’esito. Non vogliamo essere sceriffi nei confronti dei concessionari degli stabilimenti balneari e neppure i manganellatori, chiediamo solo che ci sia rispetto delle norme e più flessibilità da parte loro. Il mare rimodella a modo suo, per natura, i ripascimenti. Per la stagione che sta partendo, sperando non ci siano ulteriori mareggiate nelle prossime settimane, dopo la metà di giugno effettueremo i paleggiamenti in maniera longitudinale, prelevando cioè materiale da una parte all’altra dello stesso arenile, senza farlo uscire fuori, visto che l’Ente Parco lo vieta. Tra le norme imposte c’è anche la salvaguardia di un’alga particolare, la Cystoseira".
Secco il commento di Francesco Rubini nei confronti dei balneari che si sono trovati la spiaggia ridotta: "Assegnare gli ombrelloni stagionali a febbraio è stato un rischio d’impresa che si sono sentiti di correre, potevano aspettare, hanno sbagliato. Il paleggiamento deve tutelare i bagnanti in primo luogo e non gli operatori. Sono contento che nel 2024 nessun camion trasporterà quella che io considero ‘immondizia’ per il ripascimento".
L’amministrazione comunale torna poi a ribadire un concetto: "Non è stata effettuata alcuna movimentazione del materiale attualmente presente sulla spiaggia libera della Torre – si legge in una nota – L’ente pubblico, il cui compito è quello di rendere fruibili le spiagge e, nel caso della baia di Portonovo, anche di proteggere la falesia, non ha effettuato alcuna operazione di paleggiamento per provvedere alla sistemazione degli arenili a favore delle attività concessionarie. L’orizzonte reale è e rimane quello dell’arretramento dei manufatti funzionali alla fruizione della spiaggia".