PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Portonovo da difendere "Soldi buttati via per il ripascimento La baia non è di élite"

Roberto Rubegni, consigliere nazionale Slow Food e candidato per Europa Verde: "Il mosciolo è minacciato dalla pesca massiva e da quella illegale. La Ztl entro il 2024? Serve una visione coraggiosa".

Portonovo da difendere  "Soldi buttati via  per il ripascimento  La baia non è di élite"

Portonovo da difendere "Soldi buttati via per il ripascimento La baia non è di élite"

di Pierfrancesco Curzi

Portonovo, la mobilità sostenibile, le grandi navi al porto, il decoro, la cultura. Il candidato di Europa Verde alle recenti amministrative, Roberto Rubegni, ambientalista, consigliere nazionale di Slow Food Italia, dà i voti ai primi due mesi del sindaco Silvetti e della sua squadra. I Verdi di Ancona non sono riusciti a entrare in consiglio comunale, ma stanno lavorando per il futuro. Continua la polemica sul futuro di Portonovo che ha coinvolto anche il presidente del parco del Conero Riccardo Picciafuoco e l’assessore comunale Tombolini.

Rubegni, su Portonovo è sempre nel caos, come si sta muovendo la nuova giunta?

"Male direi. Hanno riconfermato l’ennesimo ripascimento, soldi della collettività buttati via e danni alla sostenibilità della baia. Se questi sono i primi passi credo che si perderanno altri cinque anni prima di capire la reale importanza di Portonovo".

La Ztl, annunciata per il 2024, può essere una soluzione?

"Vedremo, ma serviva un progetto organico e soprattutto una visione coraggiosa".

Cosa intende?

"Stravolgere il concetto, creare aree di sosta lontano e realizzare un parco di navette elettriche. O si cambia radicalmente oppure qualsiasi provvedimento verrà adottato non risolverà il caos. Si assiste alle ipotesi di nuovi parcheggi oltre a quello di Pieri a monte, non va bene. Mi faccia aggiungere un concetto...".

Dica pure.

"Ho sentito solo sparate, vedi i gavitelli, e poca concretezza, e poi solo silenzio sui Mutilatini, sui sentieri.

Portonovo non deve diventare un sito turistico elitario, ma a disposizione della collettività".

Una domanda sul prezioso mitile del Conero, il mosciolo di Portonovo: conferma le preoccupazioni di molti?

"Purtroppo sì, qualità e quantità pescata sono in lento, ma costante calo.

I cambiamenti climatici si fanno sentire, poi c’è la pesca massiva, oltre la Cooperativa di Portonovo che ne pesca appena 2-3 quintali ogni barca al giorno e le loro barche sono tre. I privati, la pesca illegale stanno mettendo a forte rischio".

In occasione del primo confronto tra candidati, quello organizzato dalle associazioni ambientaliste, Silvetti firmò il loro piano con cinque punti, lasciando sola all’opposizione solo la Simonella: cos’è successo nel frattempo?

"Silvetti era in campagna elettorale, ha fatto promesse, ora getta la maschera, su tutto. A parte l’Area Marina Protetta aveva detto ‘no’ al molo Clementino per le navi da crociera per poi rimangiarsi tutto e su stazione marittima e metropolitana di superficie voglio prima i fatti. Sulla stazione marittima, o si fa col vecchio tracciato o non ha senso".

Altra nota dolente la mobilità sostenibile?

"Purtroppo sì. La destra è allergica alle ciclabili e questo si collega alla stazione marittima visto che loro quella pista non la vogliono perché dà fastidio ed è solo un intralcio".

Passiamo al decoro urbano. Sono passati meno di due mesi dall’insediamento della giunta, non pensa sia tropo presto prima di dare giudizi definitivi?

"Sotto un certo aspetto sono d’accordo, diamogli ancora credito. Eppure, parlando di decoro, mi aspettavo dei segnali forti, immediati, invece la situazione va peggiorando.

Sul decoro sia la Simonella che Silvetti avevano promesso 100 giorni, i primi, di fuoco. Io giro molto in città, lo faccio tutti i giorni e mi creda la situazione è drammatica".

Chiudiamo con la cultura, i tagli e le gaffe dell’assessore Bertini.

"La qualità della giunta, almeno per ora, è molto bassa. La Bertini non è adeguata al ruolo che ricopre. E Silvetti su quanto successo alla cultura nelle ultime due settimane non si è mai espresso. Credo che lui sia legato a troppi diktat".