
Il porto tra ‘Grandi Opere’ e nuovo Piano regolatore, ma intanto quest’anno rischiano di saltare asset fondamentali. Chiusura del deposito...
Il porto tra ‘Grandi Opere’ e nuovo Piano regolatore, ma intanto quest’anno rischiano di saltare asset fondamentali. Chiusura del deposito bagagli, abolizione del servizio di bus navetta estivo, riduzione dei servizi di informazione ai passeggeri ed eliminazione dei servizi di assistenza medica di base e di sicurezza contro gli incendi. Sono questi i servizi che non saranno più presenti al Porto di Ancona a partire dal primo maggio prossimo, secondo la denuncia della Dorica Port Services. La cooperativa evidenzia come l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale abbia stabilito, con il nuovo bando del 20 febbraio scorso "tagli drastici che si giustificherebbero con il calo costante e consolidato di transiti e la riduzione dei tempi di permanenza dei veicoli in ambito portuale" si legge in una nota. "Nell’ottica di riduzione dei costi ci sarà un numero minore di addetti al servizio e una minore competenza e qualificazione del personale". La società fa riferimento al bando pubblicato due settimane fa all’Authority e la gara per l’aggiudicazione dello stesso è ancora in corso. Su questo abbiamo contattato il presidente dell’Adsp, Vincenzo Garofalo, che in questa fase preferisce non rilasciare commenti. Dalla cooperativa si lanciano alcuni interrogativi relativamente ai dati del traffico passeggeri: "Quelli contenuti nella relazione tecnica parlano di un calo del 30 % dei transiti o quelli pubblicati dall’Autorità Portuale di Ancona nel proprio sito istituzionale, che parla di ‘ruolo trainante’ del porto dorico e di una grande opportunità di crescita del traffico marittimo. Ci si interroga sul pensiero delle Compagnie marittime, dell’amministrazione comunale e se e come siano state prese in considerazione, nello studio, le tante trasformazioni che riguarderanno nell’immediato futuro il principale scalo delle Marche. Vale a dire: modernizzazione degli impianti, l’uscita Nord, molo Clementino, penisola artificiale. E sarebbe dunque la riduzione dei servizi ai viaggiatori il primo segnale dello sbandierato potenziamento e promozione del porto? O non piuttosto una dequalificazione che agevolerà la concorrenza? Se è il porto una risorsa decisiva per la città, va gestito in maniera sistematica e globale" è la critica finale nei confronti dell’Ap da parte della Dorica Port Services.