Porto, l’Authority sfratta il "Bar della Rotonda"

Doccia fredda per il titolare del locale, Nicola Carriero: "Ho rivitalizzato l’area negli ultimi 25 anni e adesso mi sbattono fuori, ma non mi arrendo"

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Concessione non rinnovata, l’Autorità portuale sfratta il Bar della Rotonda. Dopo aver demolito l’edificio che ospitava il locale per motivi strutturali e concesso l’opzione assolutamente inidonea di un food truck, dopo aver chiesto il pagamento del canone dell’ultimo anno, anche se il locale di fatto è rimasto sempre chiuso per una serie di motivi, venerdì scorso la doccia gelata. "È stato un colpo durissimo, mi hanno buttato fuori dal porto, hanno fatto di tutto affinché ciò accadesse – è il commento di Nicola Carriero, titolare del bar del porto –, ora l’Autorità portuale sarà finalmente contenta, ma io non intendo mollare l’osso. Capisco che si tratta di un sito vicino a beni di valore monumentale, capisco pure che in quest’area sorgerà il molo delle crociere, ma quando un quarto di secolo fa io ho ridato vita al bar e all’area tutta, nessuno oggi questo me lo riconosce. In questi anni ho sempre pagato le concessioni con regolarità e se l’ultimo anno non ho aperto è a causa di un guaio fisico che non me lo ha concesso. La cosa che più mi fa arrabbiare è che prima mi hanno chiesto di pagare il canone concessorio e poi, pochi giorni dopo, mi hanno inviato l’ordinanza che mi mette in mezzo a una strada".

Il testo dell’ordinanza 72 è firmato dal Commissario straordinario, Giovanni Pettorino, e dalla dirigente del Demanio Imprese e Lavoro Portuale, Giovanna Chillà, è stato recapitato venerdì: "Si invita la vostra ditta a liberare l’area demaniale con spostamento del food truck, rimozione della pedana esterna e della pergotenda. Si invita a provvedere a quanto sopra entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento dell’ordinanza. In caso di inosservanza l’Autorità si riserva di adottare le determinazioni di competenza". Fino alla beffa finale: "Distinti saluti".

p. cu.