
"Cittadini rimasti all’oscuro, informati solo dai social. Il Comune non ha inviato alcun segnale acustico di allerta alla popolazione, né...
Cittadini rimasti all’oscuro, informati solo dai social. Il Comune non ha inviato alcun segnale acustico di allerta alla popolazione, né è stato attivato il sistema di messaggistica WhatsApp.
Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd e falconarese doc, spara ad alzo zero verso il Castello, dopo l’incendio di venerdì alla raffineria. Ha depositato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale per conoscerne le cause, i motivi "per cui il Comune non ha comunicato tempestivamente nulla alla popolazione", l’attività del tavolo inter-istituzionale sullo stato del sito e se il governatore Francesco Acquaroli "ha intenzione di sollecitare la proprietà dell’Api a presentare un radicale piano di riconversione del sito".
Il carico della collega dem Manuela Bora: "L’episodio ha sollevato interrogativi gravissimi sulla gestione dell’emergenza e, in particolare, sull’assenza del sistema di allarme e allertamento della popolazione". Bora giudica "inaccettabile che i cittadini non siano stati tempestivamente informati e messi in sicurezza" e chiede che "vengano chiarite le responsabilità di questa mancata attivazione".
Dalla città l’accusa di Pd e Cittadini in Comune al sindaco Stefania Signorini: "Sono inaccettabili le ormai consuete tiritere della Signorini: ‘Situazione sotto controllo’. ‘Non attivato il Coc perché l’incidente è rimasto all’interno della raffineria’", citando invece il dispiegamento di vigili del fuoco, forze di polizia e soccorsi, oltre alle chiusure di strada e ferrovia: "Con una tale mobilitazione si ha il coraggio di aggirare il problema considerandolo un incidente ‘interno’?".