
Il progetto del nuovo ponte Garibaldi
Il vice presidente del Consiglio regionale ed ex sindaco Maurizio Mangialardi si ‘sfila’ dal ricorso al Tar sul ponte Garibaldi: "Da sempre preferisco le aule istituzionali a quelle giudiziarie". Ieri durante la seduta del consiglio comunale nessun riferimento al ricorso da parte dei consiglieri di minoranza. Il ricorso al Tar era stato annunciato durante il Consiglio Grande del 5 febbraio scorso, ed è stato depositato a pochi giorni dall’apertura del cantiere per il rifacimento di ponte Garibaldi. Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Confluenze, Gruppo Società e Ambiente hanno impugnato non solo il verbale della conferenza dei servizi del 12-02-2024 e il decreto del 27-01-2025 sull’approvazione del progetto di fattibilità del nuovo ponte Gariabaldi, ma tra gli atti contestati e riportati in elenco nel ricorso ci sono anche le ordinanze emanate dal capo di dipartimento di Protezione Civile del 17-09-2022; 20-09-2022; 23-06-2023. Impugnati anche i vari atti del Governo. Provvedimenti che rischiano di causare un effetto domino sui vari Comuni colpiti dall’alluvione del 15 settembre 2022. Mangialardi parla di strumentalizzazione della vicenda: "Vergognosa la strumentalizzazione delle paure di chi ha subito gravi danni dall’alluvione, adombrando la possibilità (inesistente) che il ricorso al Tar presentato dalle associazioni ambientaliste possa comportare la sospensione dell’erogazione dei contributi agli alluvionati o addirittura la necessità di restituzione dei contributi (purtroppo ancora parziali e in perenne ritardo) ricevuti fino ad oggi". Nessuno dei partiti che rappresentano la minoranza si è espresso sul ricorso, il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti ha dichiarato che attenderà l’esito. In attesa silenziosa anche le associazioni ambientaliste dopo l’annuncio del ricorso: "Da sempre prediligo le aule istituzionali a quelle giudiziarie, tenendomi sempre lontano da esse preferendo dare battaglia sul piano politico evitando querele, denunce, ricorsi, atti giudiziari. Preferisco sollecitare attraverso interrogazioni, interpellanze e mozioni, senza appellarmi alla giustizia amministrativa. Ho presentato decine di atti consiliari sulla situazione della valle del Misa e del Nevola, sulle cose da fare per la ricostruzione post-alluvione, su Ponte Garibaldi così come sul cronoprogramma di tutti i ponti da Arcevia fino a Senigallia a fronte di nessun ricorso né esposto". In fermento i comitati in attesa di studiare una strategia che possa sensibilizzare l’opinione pubblica sull’accaduto.