REDAZIONE ANCONA

"Pochi centimetri e avrebbe perso l’occhio"

È stata la polvere da sparo a creare il problema maggiore per il cameriere anconetano ferito da un petardo al...

Il professor Giovanni Di Benedetto

Il professor Giovanni Di Benedetto

È stata la polvere da sparo a creare il problema maggiore per il cameriere anconetano ferito da un petardo al viale della Vittoria poco dopo la mezzanotte a Capodanno. Le tracce del suo passaggio resteranno a vita sul volto del malcapitato, ma la funzionalità della mandibola non è stata compromessa e questa è la notizia più importante. Una dinamica sfortunata, il razzo inclinato partito dalla scatola e finito sulla guancia destra del viso dove è esploso provocando la grave ferita al volto. Eppure le cose potevano andare molto peggio: "Sarebbero bastati pochi centimetri più in alto e quel petardo avrebbe colpito l’occhio, compromettendone la funzionalità – spiega al Carlino il direttore della clinica di chirurgia plastica e ricostruttiva dell’ospedale di Torrette, il professor Giovanni Di Benedetto – L’esito del trauma è stato importante, ma grazie all’intervento effettuato dalla mia équipe è stato possibile in particolare ripulire la ferita con cura e poi ricostruire la parte lacerata. Le conseguenze di quell’impatto resteranno visibili a causa della polvere da sparo, ma non in maniera troppo invasiva. La chirurgia ricostruttiva permette oggi interventi e soluzioni molto importanti. Ricordo quando, un paio di anni fa, ci arrivò in reparto un altro paziente sempre la notte di Capodanno ferito dai botti. Allora il caso era più delicato, ma facemmo del nostro meglio". Quello diretto dal professor Di Benedetto è uno dei tanti fiori all’occhiello dell’azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. L’intervento del 1° gennaio è stato eseguito dal dottor Matteo Torresetti, aiutato dagli specializzandi Dario Merlonetti e Maria Vittoria Borgini.