Pistole ai vigili, il rebus armeria: "Abbiamo seguito tutte le regole"

Dopo la tragedia di Senigallia, botta e risposta in consiglio comunale tra opposizione e assessore Zinni

Pistole ai vigili, il rebus armeria: "Abbiamo seguito tutte le regole"

Dopo la tragedia di Senigallia, botta e risposta in consiglio comunale tra opposizione e assessore Zinni

Armamento degli agenti di polizia locale: la questione torna nell’aula consiliare dorica per la prima volta dopo la tragedia accaduta a Senigallia, costata la vita a un 15enne che si è ucciso sparandosi con l’arma del padre, vigile urbano. Tutto ha ruotato attorno al sistema adottato dal comando della polizia locale di Ancona per il deposito delle pistole e sulla necessità che venga attivata una armeria seguendo i criteri di legge. Scintille in aula tra Mirella Giangiacomi (Partito Democratico) e l’assessore con delega alla polizia locale Giovanni Zinni. La prima, richiamando quanto successo pochi giorni fa nel Senigalliese appunto, ha chiesto che ci fosse più sicurezza sulle modalità di deposito delle pistole e il secondo ha reagito alzando i toni: "Non insinui, noi abbiamo seguito le regole fissate dalla prefettura, anzi ci vada anche lei a studiare come funziona. Noi abbiamo seguito i criteri normativi" è stato l’affondo del vicesindaco Zinni. "Appunto, la legge sostiene che con oltre 15 pistole sia necessario creare un’armeria con un addetto fisso a occuparsi del ricovero delle armi a fine turno e della ripresa all’inizio del nuovo – ha reagito la consigliera Dem Mirella Giangiacomi in un’interrogazione facendo anche delle domane, una in particolare, all’assessore di competenza, Giovanni Zinni – La formazione del personale è stata fatta, a quanti è stata data in uso l’arma e quanti soprattutto la lasciano al comando a fine turno?".

Le pistole, modello Glock, sono state consegnate a 70 agenti, mancano in pratica i 15 nuovi assunti: "La formazione, teorica e pratica, è stata fatta seguendo tutte le regole, comprese le prove di tiro al poligono di Osimo – ha aggiunto Zinni – secondo il responso del medico legale, tutti gli agenti sono risultati idonei all’uso dell’arma. Gli stessi depositano la propria pistola in un deposito (il famoso alveare, ndr), ognuno in una sua cassetta personalizzata. Nell’ottica delle prossime assunzioni ne abbiamo previsti 100 di questi armadietti dedicati". Stando a quanto il Carlino ha potuto appurare, la stragrande maggioranza degli agenti tiene la pistola nella cassetta privata al comando. Ogni tanto, tuttavia, per comodità, capita che qualcuno al momento di smontare il turno serale e dovendo ripartire dal mattino successivo decida di saltare le procedure di consegna dell’arma e quindi di portarla a casa. L’armamento del comando della polizia locale è stato uno dei primi provvedimenti che la giunta di centrodestra, in carica da sedici mesi, ha inserito nel documento di programmazione quinquennale del mandato. Il capoluogo dorico era uno dei pochi a livello nazionale a non prevedere l’armamento dei suoi vigili.

p.cu.