Pistola e coltelli per minacciare imprenditore

Due uomini e una donna sono stati fermati dai carabinieri dopo aver tentato di sottrargli 10mila euro. Smentita la notizia degli spari

Pistola e coltelli per minacciare imprenditore

Pistola e coltelli per minacciare imprenditore

Pistola in pugno e due coltelli in tre, due uomini e una donna, minacciano un imprenditore edile chiedendogli 10mila euro: arrivano i carabinieri in massa armati e dotati di giubbotti antiproiettile i quali bloccano un 42enne e un 32enne, lui di origini straniere, lei italiana. Una scena da far west che martedì alle 18 ha radunato diverse persone nel cuore della frazione Pianello, in piazza Vittoria. Qualcuno sostiene di aver anche udito degli spari, notizia che però non trova conferme. I militari dell’Aliquota Radiomobile, sono stati chiamati per la presenza di tre soggetti che avevano minacciato un imprenditore edile del luogo. La segnalazione ricevuta parlava di minacce esternate dai tre mostrando una pistola e brandendo un coltello. I militari sono riusciti a intercettare la Mercedes 180 bianca con il quale i tre avevano raggiunto la piazza e a bloccare prontamente l’uomo e la donna, indicati come responsabili delle minacce, mentre il terzo uomo sarebbe riuscito a dileguarsi a piedi. Hanno messo sotto torchio i due nel bar vicino e la donna sarebbe scoppiata in lacrime. Subito identificati, si trattava di una donna 32enne e di un uomo 42enne che, provenienti da una regione limitrofa, avevano raggiunto Pianello per ottenere, dall’imprenditore edile, sotto minaccia, i 10mila euro pretesi dalla donna con una vera e propria scusa di alcuni lavori edili che la donna avrebbe pagato ma non sarebbero stati portati a termine. Per gli inquirenti invece si trattava di un vero e proprio pretesto da parte dei tre attraverso il quale volevano ottenere i 10mila euro, non dovuti dall’imprenditore edile. I due avrebbero davvero commissionato dei lavori all’imprenditore e si sarebbero dati appuntamento martedì pomeriggio (alla presenza anche di alcuni familiari della vittima), ma l’imprenditore non avrebbe mai immaginato di trovarsi davanti una pistola che pensava vera mentre si trattava invece di una scacciacani. Scattata la perquisizione e ispezione dei luoghi, i carabinieri hanno trovato dentro l’auto la pistola scacciacani che poteva benissimo essere scambiata per un’arma vera essendo priva del tappo rosso sulla canna. Inoltre, all’interno di una fioriera, davanti alla Mercedes, i carabinieri hanno trovato un coltello a serramanico. Indosso alla donna poi è stato trovato un altro coltellino. I due sono stati denunciati e dovranno rispondere di esercizio arbitrario con violenza alle persone, oltre che per porto di armi ed oggetti atti ad offendere e minacce gravi ed aggravate.

Sara Ferreri