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Pirani-Latini, guerra fredda: ora prova in Consiglio

Maggioranza subito sotto pressione dopo l’uscita delle Civiche storiche che danno l’appoggio esterno. Intanto l’Udc punzecchia Ciccioli di Fdi

Dino Latini

Dino Latini

I rapporti non sono stati riallacciati tra il sindaco di Osimo Francesco Pirani e il leader delle Liste civiche Dino Latini che ribadisce la propria uscita dal movimento confermando l’appoggio esterno. Non ci sarà alcun capogruppo unico in Sala Gialla per tutti consiglieri comunali civici e Pirani sarebbe determinato con le "sue" nomine di settembre, l’ad andrà a FdI (il commercialista Manuel Morichi) mentre Centro Marche Acque agli "antonelliani" (il consigliere Damiano Pirani). E’ l’Udc Marche intanto a replicare alle dichiarazioni dell’europarlamentare di Fdi Carlo Ciccioli: "Siamo un partito piccolo, è vero, ma le cui sorti non le decide da Bruxelles nessun parlamentare che farebbe invece meglio a impegnarsi di più in Europa sui temi strategici del Paese dal momento che abbiamo bisogno del contributo di tutti gli eletti dinanzi alle sfide geopolitiche. Senza distrazioni. Se poi si vuole mandare un messaggio sibillino, un po’ pilatesco, del tipo ’non abbiamo bisogno dell’Udc’, questo allora va verificato al più presto con chi rappresenta in Regione il partito di maggioranza relativa. Consigliamo prudenza, umiltà e meno arroganza".

Il voto dei latiniani sarà un’incognita già giovedì quando è stato convocato il Consiglio comunale per la surroga dei due consiglieri che hanno accettato gli incarichi nelle società partecipate, Achille Ginnetti di Progetto Osimo alla Asso sarà sostituito da Marco Fioranelli e Alberto Maria Alessandrini di Osimo Libera ma in quota Lega, diventato presidente di Osimo Servizi, lascerà il posto a Fabiola Martini. Tra le delibere da votare la nomina del componente scelto dal consiglio per il cda della Fondazione Bambozzi. Paola Andreoni, capogruppo Pd, aggiunge: "I fatti dimostrano che a unire sarà solo la spartizione e l’esercizio del potere e delle poltrone a cui nessuno dei protagonisti della commedia politica osimana 2024 sa rinunciare, altro che questioni di valori. Insomma, un finale alla vissero tutti felici e contenti, come nell’Arlecchino di Strehler, ma di fatto con un sindaco sempre più ’equilibrista’, dimezzato, sotto pressione e attacco". La consigliera Michela Glorio aggiunge: "Non c’è alcun dipendente all’Ufficio anagrafe per fare le carte di identità, è presente solo la dipendente addetta ai cambi di residenza. Perché non sono stati riattivati i due dipendenti assunti con l’agenzia interinale il cui contratto era scaduto ad aprile?".

Silvia Santini