"Prendo atto della dichiarazione del consigliere delle Liste civiche Dino Latini però quello che ho sempre ritenuto indispensabile è comunque una visione programmatica del mandato a 5 anni perché non si può andare avanti Consiglio per Consiglio o semestre per semestre. Se ci saranno quindi le condizioni comprovate di questa stabilità per tutto il quinquennio, potrei valutare l’idea di ritirarle altrimenti andrò avanti per la strada intrapresa". Le parole del sindaco di Osimo Francesco Pirani sono lapidarie all’indomani del suo primo Consiglio comunale da dimissionario in cui il leader civico Latini ha fatto una sorta di mea culpa per la situazione osimana di crisi in maggioranza. Latini aveva detto: "Mi prendo tutte le responsabilità di questa situazione, volevamo solo ricordare il peso delle Liste civiche nella vittoria elettorale, non c’erano poltrone dietro la nostra posizione ma valori e principi da rispettare, che ora, vista la situazione, tiriamo indietro, sono pronto a votare tutto quello che la maggioranza propone". Il primo cittadino intanto non smette di lavorare, in queste ore è programmato un incontro con Confcommercio Marche centrali per organizzare in extremis il Natale ormai alle porte e ha già riconvocato un civico consesso. Il suo tempo da primo cittadino scadrà martedì. "Il Consiglio di lunedì è stato sospeso per impegni già presi dai consiglieri dopo il voto delle linee programmatiche e della variazione di bilancio che ha compreso 120mila euro per il Natale e tre milioni di euro per la manutenzione decennale del tiramisù. Mancano 8 punti importanti da discutere, si sarebbe fatto tardissimo e non saremmo riusciti a portarlo avanti. Per questo è stato riconvocato per domani alle 17 in prosecuzione di quello di lunedì", specifica Pirani. Tra tutti spicca l’approvazione del bilancio consolidato, la nomina del Collegio dei revisori dei conti e il bilancio della Asso. Qualora la maggioranza dovesse ricompattarsi all’ultimo minuto, scendendo a patti su tutto, incarichi assessorili e quant’altro riguardi deleghe e programmazione futura, il centrosinistra unito alla minoranza si professa scettico sulla tenuta. Il capogruppo del Pd Paola Andreoni ha detto: "Sindaco, se le dimissioni erano solo strategiche le avrebbe dovute rassegnare prima non aspettare dicembre creando stallo di 5 mesi, creando tante preoccupazioni. Latini, la conosco da anni, in quello che dice non credo, mantenere per 5 anni questa posizione di alzare le mani non è nella sua indole, però il sindaco si accontenta, vediamo cosa succederà. C’è poco coraggio di affrontare nuove elezioni e pur di evitarle si fa tutto".
Silvia Santini