Una discussione, nata per motivi economici, aveva portato un pescatore ad alzare le mani sulla sua ex compagna con cui ancora conviveva in casa. Lui le avrebbe sferrato un pugno in faccia ma poi si era fermato perché la donna avrebbe avuto in braccio il loro bambino, di quattro anni, che avrebbe implorato il padre cosi: "Papà basta, ti prego basta".
Lei era riuscita a uscire di casa dove poi ha chiamato la polizia. L’uomo, 58 anni, è finito a processo per lesioni aggravate e ieri la giudice Francesca Grassi lo ha condannato a 8 mesi di reclusione (pena sospesa) e a risarcire la vittima di 3mila euro oltre alle spese di giudizio. Prima che la giudice si ritirasse in camera di consiglio, dopo la requisitoria della procura e l’arringa della difesa rappresentata dall’avvocato Francesca Risito, sono stati sentiti in aula sia la parte offesa, una romena di 34 anni, che l’imputato, italiano.
La vittima ha descritto quanto accaduto il giorno dei fatti, l’11 dicembre del 2019. "Siamo stati insieme per 17 anni - ha detto la donna, parte civile nel processo con l’avvocato Manuel Piras - quel giorno io dovevo andare al lavoro e stavo organizzandomi per lasciare il bambino. Doveva tenerlo lui. Abbiamo discusso e mi ha dato uno schiaffo".
La donna in aula non è riuscita poi a proseguire, stava per piangere. Il pm ha ricordato quello che aveva dichiarato all’epoca alla polizia. In casa c’erano problemi economici e lei si sarebbe arrabbiata perché l’ex compagno, invece di provvedere alle spese del bambino, avrebbe comprato regali costosi alla nuova fidanzata, anche un anello di fidanzamento".
Poi è stato ricordato il passaggio del bambino, intervenuto a difesa della mamma. La donna era finita in ospedale con una prognosi di 7 giorni. Diversa la versione data dall’imputato. "Da quattro mesi vivevo in una stanza - ha detto il pescatore - eravamo ormai separati in casa. Lei veniva spesso dentro a mi urlava, una volta mi ha tirato anche una sedia. Quel giomo era agitata, è entrata, mi è venuta addosso allora io l’ho spinta e forse con un’unghia le ho ferito un labbro. Se non l’avessi allontanata sarei finito io in ospedale". Ieri è stata sentita anche una vicina di casa della coppia. L’imputato potrà fare appello.
Marina Verdenelli