Il Piano non esiste. A circa un mese dai report presentati dal Carlino nel quartiere, con particolare attenzione alla zona del mercato coperto, nulla è cambiato. O meglio, le cose sono ancora peggiorate se possibile: "Siamo ostaggi di una situazione fuori controllo _ ammettono ormai rassegnati due anziani coniugi che abitano uno dei piccoli appartamenti che si trovano tra il vecchio e il nuovo mercato del Piano _. Lei non sa quanti appelli abbiamo lanciato al Comune. Con quelli che c’erano prima e quelli che ci sono adesso. In effetti le cose stanno peggiorando da un po’, quest’estate qui vicino è andato a fuoco un appartamento e di sera non si può girare, ci sono risse, gente ubriaca". I testimoni di quanto sta accadendo, che ovviamente non vogliono rendere note le loro generalità, riferendosi all’incendio, parlano a quanto accaduto nello scorso mese di luglio quando ignoti hanno appiccato il fuoco a una villetta che si trova proprio davanti al cantiere del nuovo mercato del Piano. Un gesto doloso, come confermato dagli inquirenti, ai danni di una famiglie di etnia rom. Da allora ci sono i sigilli attorno al perimetro della casa, ma anche il materiale bruciato e i rifiuti. Ciò che colpisce, tornando al concetto del ‘Piano invisibile’, è l’assoluta mancanza di interventi da parte dell’amministrazione comunale. A parte le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, impegnati quotidianamente in quella zona con particolare attenzione, nulla sotto il profilo del decoro è cambiato negli ultimi mesi. Verde fuori controllo, rifiuti ovunque, bottiglie di alcol vuote sui marciapiedi e una sporcizia di fondo che dimostra la totale mancanza di rispetto per il decoro stesso. I rifiuti sono aumentati e questo peggiora la condizione generale di chi vive lì, ma anche di chi lì ci lavora ogni mattina. Il cantiere del nuovo mercato sta procedendo spedito per la prima tranche del progetto e una volta inaugurato le cose dovrebbero sicuramente migliorare in tutto il quartiere. Ciò, tuttavia, accadrà non prima di un anno e forse più, tenendo conto che poi dovranno partire i lavori per la seconda tranche del progetto (dove si trova l’attuale mercato coperto) e quindi il Piano e piazza d’Armi resteranno un cantiere aperto per almeno tre-quattro anni. Il decoro in quell’agglomerato urbano non può attendere così a lungo, urge un intervento del Comune attraverso un vigoroso intervento di bonifica. Servono interventi di manutenzione, di pulizia da parte di Anconambiente e di politica sociale e residenziale. In mancanza di ciò quell’area, come denunciato anche durante la recente assemblea pubblica del Comitato dei residenti al Piano e alle Grazie, rischia di diventare una vera e propria polveriera.
CronacaPiano, una montagna di sporcizia: "Ostaggi: situazione fuori controllo"