MARINA VERDENELLI
Cronaca

Pestati a sangue dopo il lavoro ad Ancona: braccia rotte, denti spezzati e traumi

Violenza al Piano, in cinque a processo: tutto nato dalla segnalazione della moglie di una delle vittime

Botte a tre uomini di ritorno dal lavoro

Botte a tre uomini di ritorno dal lavoro

Ancona, 4 luglio 2024 – Tornano a casa dopo il lavoro in cantiere, di notte, e vengono pestati da tre connazionali. Il motivo? La moglie di uno dei tre operai, due rumeni e un bengalese, aveva chiamato spesso le forze dell’ordine perché in piazzale Loreto, al Piano, si creavano dei bivacchi sulle scalinate di un edificio comunale, ex sede della Circoscrizione di quartiere, e questo creava problemi a tutto il rione.

La stessa famiglia aveva fatto anche esposti per impedire che i negozi limitrofi vendessero alcolici a tutte le ore. Era la notte del 7 luglio 2021 quando i tre operai avevano parcheggiato l’auto in piazzale Loreto, diretti a casa, in via Scrima. Mancavano pochi minuti all’una. A pochi metri dalle loro abitazioni si è scatenato il finimondo. I tre rumeni sulle scale hanno iniziato ad inveire contro un operaio, marito della donna delle segnalazioni.

I tre lavoratori hanno cercato di tirare dritto, senza cedere alla provocazione, ma gli altri tre sulle scale li hanno raggiunti e pestati. Uno è stato preso a calci e pugni, anche in viso, rincorso fino al negozio di Acqua e Sapone. Ci ha rimesso un dente e varie fratture. Un altro, che ha cercato di aiutare il collega, è stato picchiato anche lui. Un polso rotto e danni alle mani. Botte anche al terzo. Tra chi le ha date e chi si è difeso in tre sono finiti in ospedale con prognosi di 5, 20 e 30 giorni: braccia rotte, denti spezzati e traumi facciali.

Uno dei feriti è stato colpito con una bottiglia di birra usata come bastone. Chiamato il 112 è arrivata la polizia che ha poi identificato alcuni dei feriti (soccorsi dalle ambulanze) rintracciando. dopo le denunce, anche gli altri. L’auto del primo operaio aggredito è stata trovata coperta di immondizia e di birra in segno di sfregio. In 5, tra i 26 e i 55 anni, sono finiti a processo per rissa e lesioni aggravate. Prossima udienza l’11 settembre davanti alla giudice Maria Elena Cola.