
Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli
Due eventi sismici a distanza ravvicinata, in una unica regione da ricostruire. È il quadro delle Marche, che oggi affrontano sia il fronte del sisma del 2016, sia quello del terremoto che ha colpito la provincia di Ancona nel 2022. Per quest’ultimo, il fabbisogno complessivo stimato è di 458 milioni di euro. Di questi, 177 milioni sono destinati alla ricostruzione privata, che riguarda 230 edifici, mentre 280 milioni sono per gli interventi pubblici, che coinvolgono 234 opere. La ricognizione del fabbisogno e la gestione della ricostruzione sono state affidate dal governo al commissario Castelli, che potrà avvalersi di una squadra già rodata col sisma del 2016 per affrontare al meglio anche questa ricostruzione.
Sul fronte del post sisma 2016, invece, la ricostruzione procede a un buon passo, anche grazie alle tante semplificazioni apportate, alle risorse aggiuntive garantite a privati e soggetti pubblici e a una filiera che lavora unita verso l’obiettivo. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, nelle Marche del sisma 2016 si contano 1.856 interventi pubblici previsti, per un totale di 2,23 miliardi programmati, col 95% delle opere già avviate.
Anche la ricostruzione privata nelle Marche procede spedita. Sono 19.172 le domande presentate, 13.388 quelle ammesse, per un importo richiesto complessivo di oltre 10 miliardi di euro, a fronte di 7,4 miliardi concessi e 4,25 miliardi già liquidati. I cantieri attivi nelle Marche sono 5.474, mentre quelli chiusi 7.274.