REDAZIONE ANCONA

Pasticcio Corinaldesi: "Il problema va risolto"

Il presidente della Provincia sul caso del doppio turno per gli studenti: "A breve una soluzione tampone". Proposte le aule modulari

Il «Corinaldesi Padovano»: una parte dell’edificio è stata dichiarata inagibile

Il «Corinaldesi Padovano»: una parte dell’edificio è stata dichiarata inagibile

È passato un mese dall’inizio della scuola e gli studenti del Corinaldesi-Padovano, costretti al doppio turno per seguire le lezioni, dovranno attendere i primi giorni di dicembre perché ogni classe possa tornare ad avere i suoi spazi. "Stiamo lavorando a testa bassa per cercare di risolvere il problema – spiega Daniele Carnevali, presidente della Provincia di Ancona – il primo step è quello di far rientrare i ragazzi in classe, poi cercheremo di capire i motivi che hanno causato l’inagibilità e di conseguenza verranno prese delle decisioni". Le lezioni il pomeriggio inizialmente sembravano una soluzione non perseguibile ma che si è rivelata l’unica se si vuole assicurare ai ragazzi un percorso scolastico regolare. Sono dieci le aule che devono essere ricollocate, gli studenti sono attualmente divisi in due turni: il primo al mattino, con orario regolare, il secondo dalle 13 alle 16,45. Ed è proprio questo l’orario che crea problemi per raggiungere la scuola ad alcuni studenti di Trecastelli, costretti a salire in autobus alle 9,30 e ad attendere tre ore prima di poter entrare in classe. Una soluzione contro cui si sono schierati i genitori, sul piede di guerra perche venga trovata presto una soluzione. "La scuola si sta muovendo – ha spiegato il presidente Carnevali – il problema riguarda alcuni studenti e va risolto. La scuola si coordinerà con i genitori interessati al problema per trovare una soluzione tampone in attesa di quella definitiva che sarà comunicata a breve". Per aiutare i genitori è sceso in campo anche il sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli, che ha inviato una pec alla Provincia, alla scuola e all’azienda di Trasporto Pubblico. Intanto anche ieri i tecnici della Provincia hanno effettuato sopralluoghi e studi per verificare quale possa essere la soluzione migliore: al vaglio c’è la possibilità di inserire dieci aule modulari che sarebbero però da rimuovere dopo sei mesi, oppure si valuta se usufruire di alcuni spazi che si trovano al piano superiore del centro commerciale ‘Il Molino’, dove però bisognerà fare in modo che gli studenti non entrino in contatto con i clienti del centro commerciale. Aule modulari che non convincono fino a in fondo e che potrebbero avere dei problemi in caso di allagamenti dovuti al maltempo. Dopo poco più di un mese dal suono della campanella i disagi aumentano per gli alunni rimasti senza aula settantadue ore prima dall’inizio della scuola. Al momento non vengono fatte previsioni future riguardo la possibilità di ricostruire l’ala, la Provincia si sta adoperando per dare regolarità alle lezioni e poi saranno effettuate tutte le verifiche per valutare la migliore soluzione.