NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Passetto, barbecue in spiaggia e accampamenti alla palafitta

Cartoni abbandonati, odore nauseabondo di urina, plastica ovunque: "La zona è piena di disperati"

Cartoni abbandonati, odore nauseabondo di urina, plastica ovunque: "La zona è piena di disperati"

Cartoni abbandonati, odore nauseabondo di urina, plastica ovunque: "La zona è piena di disperati"

Accampati del Passetto, sotto alla palafitta persino la brace con tanto di barbecue al seguito. È quanto accaduto nella mattinata di ieri, quando alcuni bagnanti si sono ritrovati davanti ad una scena pressoché surreale. Il gruppo di asiatici che staziona lì da diverse settimane e che – nonostante le Squadre antidegrado del Comune – continua, secondo i residenti, a dormire tra il Viale della Vittoria e il Passetto, ieri avrebbe addirittura improvvisato una brace sul bagnasciuga, fra cittadini e turisti stupiti. Il Carlino è sceso in spiaggia per documentare il tutto. Sotto la scalinata, diversi stranieri stavano facendo il bagno. E fin qui, si direbbe, nulla di preoccupante.

È all’ombra della palafitta – peraltro sotto il ristorante ´La luna al Passetto´, di Claudio Cerusico – che si accatasta degrado su degrado. La sporcizia, tra i cartoni abbandonati e gli zaini dei disperati, prolifera in ogni angolo. L’odore nauseabondo di urina la dice lunga. A terra, bottiglie di birra, latte di tonno e confezioni di plastica che verosimilmente potrebbero finire in mare.

"A me questa gente fa pena, non sanno dove andare – dice una conosciutissima bagnante, che però preferisce l’anonimato – È mai possibile che non si possa trovare una soluzione per questi signori?", si domanda. Sopra un bancale, tra i pachistani seduti, uno di loro sistema un fornelletto rosso. È un piccolo barbecue su cui forse verrà cucinato qualcosa, o che verrà usato per scaldarsi.

Sauro Raschia chiede un passaggio più frequente delle divise: "Io, qui, al mare, vengo spessissimo, anche con mia moglie. E quasi tutti i giorni vediamo questa gente che si fa la doccia davanti a tutti, con tanto di shampoo e bagno schiuma".

I disperati, che potrebbero essere dei richiedenti asilo in attesa dei documenti di protezione internazionale rilasciati dalla questura di Ancona, fanno i bisogni nei bagni pubblici (e non solo) che il più delle volte risultano "pressoché inservibili e quantomeno lerci", dice un altro signore. Poi, riprende Raschia: "I vigili o la Capitaneria di porto dovrebbero passare con più frequenza e controllare a fondo. Vedere le divise è un segnale di sicurezza, ma qui al mare non ci sono mai".

A dire il vero, ieri, la polizia locale è arrivata attorno alle 10.30, fermandosi al belvedere Virna Lisi. Pare che qualcuno abbia segnalato un uomo intento a bivaccare tra le sterpaglie, ma poi è risultato solo essere un turista in cerca di fresco. A due passi da lì, però, i bivacchi c’erano davvero. In spiaggia, con tanto di barbecue.