Parco del Conero mobilitato: "Lavoriamo per contenerli"

Il presidente Conte: "Massima solidarietà ai feriti. Il piano di gestione prevede l’abbattimento per ricomporre lo squilibrio ecologico data la mancanza di predatori, 90 tra selettori e trappolatori".

Parco del Conero mobilitato: "Lavoriamo per contenerli"

Il presidente dell’Ente Parco del Conero, Luigi Conte

La zona dove si è verificato l’incidente stradale che ha coinvolto uno scooter con i due coniugi in sella è di competenza territoriale dell’Ente Parco del Conero. In quel punto, per situazioni di questo tipo, non possono intervenire funzionari del Comune, della Regione in quanto area Parco e quindi soggetta alla legge 394/91 ‘Legge quadro sulle aree protette’. C’è un dettaglio molto importante. In pratica l’attività di controllo nel Parco del Conero, sia con gabbie che con arma, è sospesa dal 15 luglio al 1 settembre. Un particolare che spiega ancora meglio quanto accaduto ai due poveri scooteristi, anche se non è detto che in qualsiasi altro periodo dell’anno non sarebbe accaduta la stessa cosa: "In riferimento all’incidente occorso ad Ancona nella notte scorsa esprimiamo la massima solidarietà alla coppia che è sottoposta alle cure dei sanitari ospedalieri dopo aver urtato un cinghiale nella zona prossima al confine del Parco del Conero". A dirlo è Luigi Conte Presidente del Parco del Conero che precisa il lavoro che l’Ente parco ha avviato ormai da anni: "Nel 2008 – ricorda Conte _ fu evidenziata la comparsa del cinghiale all’interno del territorio del Parco del Conero determinato da vari fattori e fin da subito fu messo in atto un piano di gestione che ne prevede l’abbattimento per ricomporre lo squilibrio ecologico data la mancanza di predatori diretti quali il lupo. Il piano di gestione pone in campo oltre all’abbattimento anche altre misure sia a tutela delle produzioni agricole come le recinzioni elettrificate, che a tutela della cittadinanza quale la messa in opera di segnaletica stradale dedicata. Per l’abbattimento dei cinghiali l’ente parco si è dotato di circa 90 tra selettori e trappolatori formati che operano sia con la carabina che con le trappole mobili. I trappolatori sono attivi tutto l’anno e intervengono anche nelle aree periurbane dove, per ovvi motivi di sicurezza, non è possibile l’uso dell’arma da fuoco e utilizzano in regola con la normativa sul benessere animale lo storditore". Qualche numero: "Nel 2009 abbiamo censito una popolazione di 13 capi per km quadrato e, da quando abbiamo avviato l’attività di selezione, oggi censiamo circa 2 capi per Kmq sperimentando anche forme di cattura innovative e di abbattimento non dolorose per l’animale. L’obbiettivo del parco è quello di tendere all’eradicazione del cinghiale e solo insieme alle istituzioni potremo giungere a soluzioni efficaci senza andare a discapito della natura e dell’ambiente".