REDAZIONE ANCONA

Papa Francesco all'Angelus: solidarietà ai lavoratori Beko e alla crisi di Fabriano

Il Santo Padre ricorda i lavoratori Beko e la crisi di Fabriano, sottolineando l'importanza delle vite dietro gli esuberi.

La foto di rito al termine dell’incontro privato con il Papa (Vatican News)

La foto di rito al termine dell’incontro privato con il Papa (Vatican News)

I lavoratori Beko e con loro anche la crisi della città di Fabriano sono stati al centro dell’Angelus di oggi (ore 12) di Papa Francesco. "Il dramma di vedere stravolta la propria vita e il futuro delle loro famiglie ieri è stato accolto dal Santo Padre che lo ricorderà nell’Angelus" di oggi perché "quando si parla di esuberi si parla di vite e non di numeri". A renderlo noto le sigle dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Cobas.

Ieri mattina una delegazione dei dipendenti di Siena, Fabriano e Comunanza, è stata ricevuta in audizione da Papa Francesco nel suo studio privato. "Con grande emozione - evidenzia Piero Ciarlantini, impiegato fabrianese – siamo stati ricevuti dal Santo Padre nel suo studio privato. Eravamo una piccola delegazione degli operai e impiegati Beko di Fabriano, Siena e Comunanza accompagnati dai vescovi. Il Papa ha ascoltato le nostre preoccupazioni, parole e si è dichiarato vicino a noi e tutti i lavoratori. Ci ha promesso che ci ricorderà nelle preghiere, ricorderà le nostre città, ricorderà le nostre famiglie e ricorderà anche Fabriano che in questo particolare momento sta soffrendo più di altri in questo tempo, non solo per la crisi occupazionale Beko ma anche per le cartiere e tutto l’indotto che sta vivendo giorni difficili".

Con i dipendenti nell’incontro con Papa Francesco c’erano anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, e monsignor Giampiero Palmieri, vescovo di Ascoli. "L’occasione – evidenziano le sigle – è stata quella di rappresentare il momento difficile per i lavoratori Beko, che dopo soli 6 mesi ha annunciato entro dicembre 2025 la chiusura dello stabilimento di Siena insieme a quello di Comunanza, alla cessazione delle funzioni del polo di ricerca e sviluppo di Fabriano e 66 esuberi a Melano".

"Caro Padre. La ringraziamo tanto per averci accolto nella sua casa e per essere partecipe del nostro gravoso problema. Ci affidiamo alle sue preghiere", si legge nella lettera consegnata dai lavoratori. "Abbiamo chiesto al governatore Acquaroli – spiega Giampiero Santoni (Fim Cisl) - il protagonismo della Regione Marche con il governo e il ministro, per arrivare alla risoluzione di questa vertenza che sarà lunga e difficile. Il presidente Acquaroli ha confermato di fare fronte comune con i lavoratori e con tutte le organizzazioni sindacali. Ci sono forti aspettative per l’incontro di martedì prossimo al ministero, ma già immaginiamo che la multinazionale non cambi posizione e rimarchi le sue scelte in merito piano industriale. Per questo serve l’impegno di tutti, Governo, Ministero, Regione al fianco dei lavoratori.

Sara Ferreri