ALBERTO BIGNAMI
Cronaca

Panchina dentro al dehors "Basta, è tutto regolare"

"L’Ascensore" al Passetto ha costruito una pedana e il caso è finito in Consigl "Abbiamo fatto regolare richiesta al Comune". Il vicesindaco: "L’iter è corretto"

di Alberto Bignami

Nella pineta del Passetto spunta una pedana in legno. E’ collocata proprio vicino al ristorante L’Ascensore ed è stata inserita nel contesto in maniera ovviamente non abusiva, ma solo dopo la richiesta (accettata) di un permesso che il Comune ha concesso alla titolare del ristorante, Denise Catalano, per cercare di superare il periodo di chiusura legato all’emergenza Covid. Tutto in regola dunque, fino a quando non ci ha messo lo zampino Facebook. La foto della pedana, una volta completata, ha fatto il giro degli smartphone della città innescando una bufera di commenti soprattutto per il fatto che questa ingloba una panchina e un cestino dei rifiuti. Il caso è finito ieri mattina in consiglio comunale con un’interrogazione accorpata con Lorella Schiavoni (M5s) e Matteo Vichi (Ancona Popolare) da parte del consigliere Francesco Rubini (Altra Idea di Città) che hanno chiesto sulle basi di quali atti tutto ciò sia stato autorizzato e come sia possibile che inglobi una panchina pubblica. A rispondere è stato il vice sindaco Pierpaolo Sediari spiegando che "siamo in regime di semplificazione – ha detto – non è più richiesta l’imposta di bollo. Il 19 aprile è stata rilasciata un’autorizzazione temporanea, prorogata al 31 luglio. La piattaforma era prevista nella richiesta e planimetria, e risulta realizzata nella superficie che comprende anche l’area accordata lo scorso anno. Si tratta di 160 metri quadri di occupazione, per l’intera giornata. Come sia possibile che la pedana occupi una panchina pubblica? – ha aggiunto – L’occupazione del suolo pubblico di per sé rappresenta una sottrazione del suolo all’uso della collettività, arredi compresi". In risposta, Rubini ha ripreso la parola dicendo che "se il decreto ristori cancella tutti gli atti interni dell’amministrazione, deve essere detto in maniera chiara. Credo che qualche controllo in più per verificare la corrispondenza pedana a tutta una serie di requisiti nella pineta, intesa come parco pubblico, sia doveroso. Chiederemo accesso agli atti".

A prendere la parola è anche la diretta interessata: Denise Catalano. "Come ristoratori – spiega – non può che dispiacerci immensamente per chi non ha la possibilità di posti fuori. In giro però ci sono altre pedane e ognuno ha fatto il proprio lavoro. Ho fatto una domanda e una pratica presentata in Comune dallo Studio Marasca. Il Comune ha fatto tutte le verifiche e alla fine l’ha approvata. Qualcuno vuole fare altri controlli? Li facciano. Noi siamo sereni perché abbiamo seguito l’iter che andava fatto e ci sentiamo di essere stati più che trasparenti. Non sono stata favorita da nessuno e mi dispiace tantissimo quando sui social commenti di gente che mi dà della mafiosa e mi insulta gratuitamente. Ho fatto anche lo scivolo per i disabili, ma la gente scrive senza nemmeno sapere di cosa parla e dice che a quella categoria non ho pensato. Andassero realmente a vedere come è stata realizzata. La pedana inoltre l’ho pagata io e non il Comune, come altri hanno sentenziato. Circa la panchina – conclude – avrei dovuto abbatterla? Chi vuole, ci si può sedere. Quella piattaforma la usiamo solo negli orari di lavoro. La zona non è recintata".