Sindaco Ghergo, questa fine d’anno coincide anche con la metà del suo mandato. Quali i traguardi più importanti raggiunti in due anni e mezzo?
"Abbiamo riorganizzato una macchina comunale imballata, assunto 35 dipendenti, messo in equilibrio il bilancio e recuperato in produttività. Creato un ufficio progettazione che ha consentito di vincere bandi per 8 milioni, risorse importantissime per un Comune che deve ripartire. E rimesso in moto il settore dei lavori pubblici e dell’edilizia. La città è più curata sia a livello d’immagine, con la nuova rotatoria della Pisana e un piano di manutenzione del verde, che di sicurezza stradale, con una nuova segnaletica. Per la manutenzione delle strade abbiamo investito 1,8 milioni di euro, ma il territorio fabrianese è il più vasto della regione e, pur se gli interventi sono stati molti e diffusi, dopo anni di mancate manutenzioni e di lavori di poca qualità, sarebbero necessarie molte risorse aggiuntive. Abbiamo avviato la riqualificazione del Palasport cittadino, il PalaGuerrieri, e riaperto il Gentile con stagioni di prosa e sinfonica di qualità e il Cinema Montini, la cui gestione verrà affidata a breve".
Quali gli obiettivi più urgenti da conclude nel 2025?
"Completare il PalaGuerrieri e le scuole Marco Polo e Mazzini, oltre ad avviare il cantiere più grande, quello della scuola Giovanni Paolo II (16,1 milioni) e la scuola di Marischio. Permettere agli alunni e al personale scolastico di ritornare nelle proprie sedi è una priorità che ci siamo dati fin dall’insediamento. Il 2025 sarà anche l’anno della ricostruzione pubblica con Palazzo Chiavelli, Palazzo Molajoli e il nuovo volto di Piazza del Comune. Inoltre, completati i lavori della palazzina dell’Anagrafe, vi apriremo un intero piano dedicato allo sportello polifunzionale: un servizio innovativo per consentire ai cittadini di comunicare in modo più facile e diretto con gli uffici e ottenere servizi in modo più veloce".
Il desiderio più grande per il nuovo anno?
"La ripresa dei livelli occupazionali. Occorre un grande patto sociale tra tutte le forze economiche, politiche, imprenditoriali e sociali, per far fronte alla situazione difficile che si prospetta dopo gli annunci della chiusura di Giano srl da parte della Fedrigoni e degli esuberi di Beko Europe. Fabriano deve credere nelle proprie capacità e potenzialità per delineare un futuro di sviluppo che è difficile ma possibile. Bisogna crederci e lavorare per questo".
Il rimpianto per l’anno che si sta per chiudere?
"Il fermo della macchina F3 della cartiera Fedrigoni. Fabriano è e resterà nel mondo la città della carta e continueremo ad investire sulla nostra identità. Fabriano è anche città creativa Unesco e saprà riorganizzarsi e innovare. Lo sta già facendo".
Il 2025 sarà l’anno in cui dovrebbero partire gli attesi lavori all’ospedale Profili. Sarà così?
"E’ il nostro augurio. Dopo un’attesa interminabile di otto anni la palazzina chirurgica per le emergenze può finalmente partire e ci attendiamo che i lavori inizino quanto prima. Resta da ricostruire l’ala A del Profili danneggiata dal sisma 2016, il potenziamento del Distretto, l’apertura della Casa di comunità".
Sta pagando il diverso colore politico che guida la Regione?
"Stiamo pagando il mancato funzionamento della filiera Governo-Regione: la nostra regione rimane ai margini della politica nazionale, non riesce a imporre le proprie priorità".
Sara Ferreri