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Raro caso di osteoporosi in gravidanza, operata all’anca: protesi per farla partorire

Giada, 31enne senigalliese, aveva la frattura scomposta del collo del femore. A Torrette i chirurghi le hanno impiantato una protesi per farla partorire. Grazie a un’incisione di 8 centimetri e senza danneggiare nessun muscolo. Gozzini entusiasta

Giada insieme ai medici dell’ostetricia del Salesi e dell’ortopedia di Torrette

Giada insieme ai medici dell’ostetricia del Salesi e dell’ortopedia di Torrette

Ancona, 21 dicembre 2024 – Osteoporosi in gravidanza, il dramma di Giada, il lavoro dei clinici dell’azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche e la storia a lieto fine. La storia di Giada, ragazza senigalliese di 31 anni alla 35 esima settimana di gravidanza, è iniziata con un dolore alla coscia peggiorato nell’arco dell’ultimo mese di gestazione, prima che arrivasse il cedimento spontaneo dell’arto con la corsa al pronto soccorso.

La diagnosi è arrivata perentoria: frattura scomposta del collo del femore. Dopo una serie di contatti tra i reparti di ginecologia e di ortopedia dell’ospedale della sua città e del regionale di Torrette, in considerazione della complessità del caso si è deciso di trasferire la paziente nella clinica di ginecologia e ostetricia del Salesi diretta dal professor Andrea Ciavattini, in accordo con il professor Antonio Gigante, direttore della clinica di ortopedia adulta e pediatrica.

Gli approfondimenti diagnostici e il confronto tra specialisti hanno chiarito la diagnosi. Giada risultava affetta da un rarissimo caso di severa osteoporosi transitoria della gravidanza, una sindrome che rende lo scheletro particolarmente fragile nelle ultime settimane di gestazione e che ha causato la frattura spontanea del femore. L’unica soluzione possibile era la sostituzione protesica dell’anca, a meno di non voler correre rischi importanti per il feto e per la paziente stessa, a causa della importante scomposizione della frattura.

Il coraggio di Giada e la sua fiducia nei medici sono stati determinanti per pianificare prima il parto cesareo programmato e successivamente, di procedere alla sostituzione protesica dell’anca. L’intervento ortopedico è stato eseguito all’ospedale di Torrette dal dottor Nicola Giampaolini coadiuvato dal dottor Leonardo Meco, dall’anestesista Luca Pecora e dal medico in formazione specialistica ortopedica Gianluca Clementi: «La tecnica utilizzata è stata la via anteriore mini-invasiva, che grazie a una incisione di circa 8 centimetri e senza danneggiare nessun muscolo, consente di eseguire la sostituzione totale dell’articolazione nei casi di frattura e di artrosi dell’anca» ha spiegato il dottor Giampaolini. Soddisfazione è stata espressa dal Direttore generale di Torrette, Armando Gozzini: “Una storia a lieto fine che sottolinea l’importanza di una grande azienda ospedaliera in cui sempre più spesso vengono centralizzati i casi complessi. Questa storia ci ricorda il valore della sanità pubblica e l’importanza del lavoro di squadra".