REDAZIONE ANCONA

"Ospedale di comunità, siamo stati presi in giro"

L’Mre attacca sul caso della riduzione dei posti letto da 40 a 16. JesiAmo contro il sindaco: "Poteva verificare dal progetto il taglio"

La struttura nascerà vicino all’Urbani

La struttura nascerà vicino all’Urbani

Ospedale della comunità con soli 16 dei 40 posti letto previsti inizialmente, anche l’Mre, forza di maggioranza, ignaro della novità, protesta. La questione finisce in consiglio regionale mentre l’opposizione di JesiAmo attacca il sindaco Fiordelmondo che "dice vuole vedere il progetto, ma è lui stesso che dovrebbe aver rilasciato il permesso a costruire, dalle cui carte si evince il progetto stesso, che avrebbe dovuto monitorare e seguire, perché tema importantissimo per la nostra comunità, evitandosi ed evitando così a tutti sorprese ed inaccettabili riduzioni di posti letto. Dopo un sindaco silenzioso, in altri ambiti e per altri aspetti come Edison – aggiungono da JesiAmo - ora abbiamo anche un sindaco distratto".

La consigliera regionale del Pd Manuela Bora, ieri ha depositato un’interrogazione alla giunta regionale per chiedere chiarimenti sul "flop che sembra profilarsi". "L’ospedale di Comunità di Jesi (un investimento di 6,3 milioni di euro per lo più di fondi Pnrr, ndr) – afferma Bora - rappresenterà una struttura a beneficio di tutta la Vallesina, pertanto è fondamentale che la giunta regionale garantisca la massima condivisione sulle sue sorti e il massimo coinvolgimento degli enti locali e delle comunità. Il ridimensionamento da 40 a 16posti letto rischia di azzoppare nel nostro territorio il necessario potenziamento della sanità territoriale e creare un grave danno allenostre comunità. È comprensibile, quindi, la preoccupazione d itanti sindaci e amministratori, che in quel progetto identificavano una risposta ai loro bisogni di cura e assistenza, e ora lo vedono allontanarsi".

Per l’Mre dalla segreteria il medico Augusto Taccaliti attacca: "Per l’ennesima volta siamo stati presi in giro. Tra le varie promesse da marinaio fatte, si sarebbe dovuto costruire un nuovo edificio davanti l’ospedale Carlo Urbani di Jesi per ospitare l’ospedale e la casa di Comunità. Quaranta posti letto con la funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero per acuti, favorendo dimissioni protette per pazienti che necessitano ancora di assistenza, riabilitazione, ecc. Ora esce la notizia che l’ospedale sarà di 16 posti letto meno del minimo stabilito per legge, per quel tipo struttura, che deve essere di 20 posti. Ciò significa che la struttura (he nascerà comunque dimensionata per 30 come spiegato dal dg Ast Giovanni Stroppa, ndr) si farà lo stesso? Avrà un’altra destinazione, vista la non legalità dei posti letto?".