Osimo, Comune nel caos. Il sindaco aspetta il Tar per revocare le surroghe

Non è bastata la lettera del prefetto, il primo cittadino tira ancora dritto. Intanto il Pd attacca: "Ha tentato di ’barare’, se non ha i numeri si dimetta".

Osimo, Comune nel caos. Il sindaco aspetta il Tar per revocare le surroghe

Una riunione della giunta di Osimo guidata dal primo cittadino Francesco Pirani che dovrà esaminare la situazione

Sul tavolo del sindaco di Osimo Francesco Pirani è arrivata la lettera del prefetto Saverio Ordine che invita a "riconsiderare" le deliberazioni adottate nell’ultimo consiglio, le surroghe, tenuto in assenza di numero legale appellandosi al decreto regio del 1915. Il primo cittadino però non avrebbe intenzione di percorrere quella strada: "Attendiamo la decisione del Tar", dice. Sarebbe attesa infatti per questa settimana la pronuncia del presidente del tribunale sull’esposto presentato dalla minoranza di centrosinistra che sostiene che né il Regolamento del Consiglio Comunale né lo Statuto del Comune prevedono la possibilità di avviare sedute in seconda convocazione senza numero legale come è stato fatto. Proprio domani entrerà in servizio il nuovo segretario comunale Mauro Sopranzetti con cui la maggioranza dovrà confrontarsi, abituata com’era a farlo con Alessio Maria D’Angelo (il cambio era già programmato).

Su tutto però, a Pirani servirà una maggioranza di almeno 13 consiglieri al prossimo civico consesso da convocare entro il mese e al momento può fare affidamento soltanto su 12. Dall’opposizione la consigliera Michela Glorio afferma: "Per superare il momento di stallo politico, l’amministrazione ha forzato la mano e ha tentato di ’barare’ sulle regole del gioco. Pirani non può che prendere atto del parere della Prefettura. Chiediamo, quindi, che convochi il prossimo consiglio con all’odg la revoca degli atti assunti nella precedente seduta. Poi si votino le linee programmatiche, se su quelle ha i numeri vada avanti e amministri, altrimenti ne prenda atto e si dimetta. E non continui a sperperare soldi pubblici per difendersi in giudizio come ha appena fatto incaricando un legale dal costo di 10mila euro".

La crisi di maggioranza si fa sentire anche con le perdite di componenti da ogni fila: l’ultimo Jacopo Cermaria, dalla lista "antonelliana" Rinasci Osimo a Forza Italia sfilata dalla maggioranza quest’estate (FI non ha scranni in Consiglio).