"Un dispiacere enorme". L’ha etichettata così mister Claudio Labriola l’eliminazione in Coppa Italia dell’Osimana. Uscita mercoledì dopo la lotteria dei rigori, al Diana, contro l’Urbania, nella semifinale di ritorno della Coppa di Eccellenza. Il gol di Catani dopo 11’ vanifica la vittoria dei senza testa nel match di andata a Urbania (2-3). Parità assoluta, fino ai tiri dal dischetto che stavolta girano le spalle all’Osimana dopo il blitz, sempre dagli 11 metri, di Matelica, nei quarti. ‘Bocciata’ dal campo e dai tifosi la scelta dello staff tecnico di proseguire con la ‘squadra di Coppa’ nella partita decisiva. Solo capitan Patrizi, al rientro dopo l’infortunio patito nel match di andata, si è salvato. Il resto non pervenuto. I ‘big’ schierati solo a secondo tempo iniziato. Buonaventura in panchina quando poteva entrare negli ultimi minuti per i rigori. Nei senzatesta è mancato l’atteggiamento nei primi 75’. Troppi.
E forse sono venute meno anche le sicurezze in squadra, minate dalla scoppola di tre giorni prima a Chiesanuova, in campionato. E alla fine della fiera la seconda finale di fila resta solo un sogno. "Dispiace, perché tanti tifosi ci chiedevano di nuovo di raggiungere la finale per riportare ancora più persone a seguire questa squadra - continua l’allenatore degli osimani campioni in carica -. Purtroppo non ci siamo riusciti. Abbiamo affrontato un avversario competitivo, forte. Hanno vinto con una prodezza dalla distanza. Nel secondo tempo ci abbiamo provato più noi a cercare di portarla a casa. Nonostante la partita fosse in equilibrio siamo andati vicini al gol con un paio di conclusioni. Poi i rigori sono un terno al lotto. Siamo arrivati a pochi centimetri dalla finale, purtroppo fa parte del calcio, dello sport. Siamo stati competitivi contro tutte le altre squadre che abbiamo affrontato nel cammino in Coppa. Dispiace per l’affetto della gente che meritava un’altra finale. Abbiamo vissuto l’anno scorso una cosa talmente bella che volevamo ripetere".
E allora all’Osimana non resta che resettare e pensare al campionato. A conquistare almeno i playoff, obiettivo minimo. "Siamo a un punto dai playoff, c’è da riprendere il cammino e chissà che più avanti potremmo rivivere belle giornate come è stata la finale dell’anno scorso". Magari con un altro atteggiamento. E non solo quello. Non manca il pensiero social della società ai tifosi: "Grazie del supporto, grazie a chi ha preso ferie e permessi per stare accanto alla squadra anche di mercoledì, alle 14,30. C’è grande rammarico per la finale mancata. Ci rialzeremo presto. Non molliamo mai. Forza Osimana".
Michele Carletti