Osimana Chi di rigore ferisce di rigore perisce: è fuori

In finale di Coppa vola l’Urbania che al termine dei tempi regolamentari ha azzerato il vantaggio giallorosso. Dal dischetto errore decisivo di Marchesini.

Osimana Chi di rigore ferisce di rigore perisce: è fuori

In finale di Coppa vola l’Urbania che al termine dei tempi regolamentari ha azzerato il vantaggio giallorosso. Dal dischetto errore decisivo di Marchesini.

osimana

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urbania

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(0-1 d.t.r.)

OSIMANA: Cingolani, Falcioni, Mosquera (18’ st Alessandroni), Bambozzi (10’ st Borgese), Patrizi, Bellucci, Micucci, Fermani, Mafei, Bugaro (10’ st Minnozzi), Gigli (10’ st Marchesini). Panchina: Santarelli, Sasso, Colonnini, Modesti, Buonaventura. All. Labriola.

URBANIA: Stafoggia, Temellini (24’ st Zingaretti), Antoniucci, Del Compare, Sarli, Paoli, Lana (24’ st Scarcella), Carnesecchi, Rivi, Catani, Nunez. Panchina: Nannetti, Bicchiarelli, Tamai, Franca, Diene, Lorenzoni, Sema All. Lilli.

Arbitro: Negusanti di Pesaro. Rete: 11’ pt Catani Sequenza rigori: Rivi gol, Mafei gol, Sarli gol, Borgese gol, Zingaretti parato, Minnozzi gol, Catani gol, Alessandroni gol, Carnesecchi gol, Micucci parato, Nunez gol, Fermani gol, Stafoggia gol, Patrizi gol, Paoli gol, Marchesini parato. Note: ammoniti Sarli e Bambozzi (direttamente dalla panchina).

Stavolta la lotteria dei rigori volta le spalle all’Osimana. Ai giallorossi era andata bene a Matelica, nei quarti, no ieri, in semifinale. I campioni in carica escono forse nella peggior prestazione stagionale. Un’Osimana - forte della vittoria dell’andata per 2-3 - che si presenta nel ritorno, in casa, senza mordente, mai pericolosa, imprecisa, che si affida ai soliti lanci lunghi per gran parte della partita. Poi i senzatesta, a un quarto d’ora dalla fine, si svegliano dal torpore. Ma il forcing dei locali sbatte contro il muro dell’Urbania che poi esulta ai rigori e vola in finale di Coppa. Una squadra, quella di Lilli, fisica, che gioca palla a terra, protagonista nel primo tempo e che va in vantaggio all’11’. La sventola da lontano di Catani sorprende tutti, compreso Cingolani che resta immobile. I 500 tifosi - loro sì che hanno risposto presente - accorsi a incitare Patrizi & C. si aspettano la reazione dei senzatesta che però non arriva. Nel primo tempo si contano due solo tiri da fuori verso la porta di Stafoggia: innocui. E’ l’Urbania invece a giocare e a sfiorare anche il raddoppio con Rivi, Catani e Carnesecchi. Nella ripresa Labriola lancia i ‘’big’’ in campo: Borgese, Minnozzi, Alessandroni e anche un giovane, Marchesini, che non delude. La partita diventa più equilibrata. Nell’ultimo quarto d’ora l’Osimana inizia a giocare e a mettere in campo il giusto atteggiamento. Stafoggia risponde alla grande su conclusione di Mafei. Si va ai rigori, con Micucci che ha il match point, ma lo spreca con un tiro lento e centrale dopo la parata di Cingolani su Zingaretti. L’errore finale (rigore parato) è di Marchesini che esce in lacrime. Ma il ragazzino non ha da rimproverarsi niente. E’ l’atteggiamento - che non è piaciuto alla tifoseria - a condannare l’Osimana all’eliminazione.

Michele Carletti