MARINA VERDENELLI
Cronaca

Orrore in famiglia. Abusi su quattro sorelline, condannato lo zio orco

Dieci anni di carcere al 46enne del Fabrianese che approfittava delle nipoti invitandole in camera da letto. Tutte le ragazze all’epoca dei fatti erano minorenni.

Orrore in famiglia. Abusi su quattro sorelline, condannato lo zio orco

Abusava delle quattro nipotine, tutte minorenni, in camera da letto, dove le invitava con una scusa. Rimanendo solo con loro ne avrebbe approfittato sessualmente anche sotto minaccia per non farle parlare. "Chiamo i miei amici e vi faccio uccidere tutti". Lo zio orco è stato condannato a 10 anni di carcere per violenza sessuale aggravata e violenza privata. La sentenza è arrivata ieri al tribunale di Ancona, dal collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi. L’imputato, 46 anni, di origine campana, dovrà risarcire le vittime anche di 80mila euro complessivi. Una della quattro ragazzine non aveva nemmeno 14 anni quando avrebbe subito un rapporto sessuale completo. Per non farla gridare le aveva tappato la bocca con una mano minacciandola che se avesse parlato sarebbe accaduto qualcosa di brutto alla sua famiglia. A consumare l’orrore, tra le mura domestiche di una abitazione del Fabrianese, sarebbe stato il compagno della sorella della loro mamma. Nella casa dell’uomo le minori andavano spesso e per un periodo ci hanno vissuto. Gli episodi sarebbero accaduti tra il 2012 e il 2015 ma solo nel 2017 sono stati denunciati ai carabinieri. A portare a galla la vicenda era stato un pianto liberatorio che una della sorelle abusate aveva fatto a scuola, attirando l’attenzione di una professoressa. Aveva 15 anni e avrebbe confidato all’insegnante che c’era un adulto che la disturbava. A cascata avevano parlato poi anche le altre sorelle, vittime solo di palpeggiamenti. La più grande della quattro, 17enne all’epoca dei fatti, sarebbe stata portata al secondo piano della casa dello zio, lì lui avrebbe allungato le mani nelle sue parti intime ma la ragazzina era riuscita a respingerlo. Ad un’altra sorella, aveva 16 anni, era entrato nella cameretta per palpeggiarla. Ad un’altra ancora, aveva 12 anni, avrebbe provato ad avere un rapporto sessuale approfittando del fatto che la bambina si era chinata per raccogliere una pallina. Lo zio, difeso dall’avvocato Rosanna Rossini, si è sempre dichiarato innocente e la difesa ricorrerà in appello.